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Lavoro, la Generazione Z attenta al bilanciamento vita-lavoro

Per i giovani del Nord Est fondamentale la gratificazione personale e la congruenza con gli studi compiuti

Lavoro, la Generazione Z attenta al bilanciamento vita-lavoro

VENEZIA - I giovani della Generazione Z nel Nord Est Italia si distinguono per la loro attenzione al bilanciamento tra vita e lavoro, secondo una recente ricerca condotta da Adecco in collaborazione con Teleperformance. L'indagine rivela che il 34% dei giovani del Nord Est considera fondamentale il bilanciamento vita-lavoro nella scelta del loro impiego, un dato superiore al 28% registrato tra i coetanei del Centro Italia.

Un altro dato rilevante emerso dalla ricerca è che, sebbene lo stipendio sia ancora il fattore più importante nella scelta del lavoro, rappresentando il driver principale per il 55% dei giovani del Nord Est, la sua importanza è inferiore rispetto al 68% registrato nel Nord Ovest. Questo suggerisce che, per i giovani del Nord Est, altri elementi, come la gratificazione personale e la congruenza con gli studi compiuti, rivestono un ruolo cruciale nella decisione lavorativa.

In particolare, la ricerca mette in luce un dato interessante: il 60% dei giovani della Generazione Z è disposto ad accettare un salario più basso pur di avere un ruolo professionale soddisfacente e in linea con la propria formazione accademica. Questo atteggiamento suggerisce una crescente importanza attribuita alla gratificazione personale e alla realizzazione professionale rispetto alla pura componente economica.

Un altro aspetto rilevante riguarda il livello di soddisfazione dei giovani lavoratori. Il 74% di coloro che già lavorano si dichiara soddisfatto del proprio impiego. Questo dato positivo può essere attribuito alla crescente attenzione dedicata alla realizzazione personale e professionale rispetto agli stipendi elevati.

Nonostante il grado di soddisfazione lavorativa, però, i giovani della Generazione Z sembrano essere preoccupati per il processo di ricerca del lavoro stesso. Il 68% di loro svolge questa ricerca con sentimenti negativi, come preoccupazione (38%), ansia (31%) o rassegnazione (12%). Questo dato può offrire preziose indicazioni per comprendere le sfide e le aspettative delle giovani generazioni nel mercato del lavoro italiano, soprattutto considerando che già il 20% delle nuove assunzioni in Italia appartiene alla Generazione Z.

I risultati, inoltre, sottolineano la necessità per le imprese di non solo offrire condizioni economiche competitive ma anche di creare ambienti lavorativi stimolanti e soddisfacenti, che rispettino le aspirazioni e i valori dei giovani, garantendo un equilibrio sano tra lavoro e vita personale.

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