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Interviste

Il lutto e la speranza nello spettacolo Stabat Mater

Giovedì 26 ottobre al Teatro Sociale

ROVIGO - Dopo il grande successo di Tosca, la Stagione Lirica del Teatro Sociale di Rovigo, prosegue giovedì 26 ottobre alle 21 con Stabat Mater . L'evento è stato presentato oggi al Ridotto del Sociale. "Il Teatro Sociale - ha esordito il direttore artistico Edoardo Bottacin -, dopo la strepitosa partenza, continua a produrre spettacoli di grande qualità. Il secondo appuntamento della stagione lirica vede una nuova opera da camera". Uno spettacolo che, come ha sottolineato l'assessore alla Cultura Benedetta Bagatin, è frutto di un importante lavoro di ragionamento e confronto fra amministrazione e parte artistica. "Ringrazio il direttore per questo inserimento e per aver visto nel progetto qualità artistiche e professionali di grandissimo valore. Come assessore alla Cultura, ci ho creduto molto e come amministrazione siamo davvero orgogliosi di questo progetto artistico musicale. Un ringraziamento a Fondazione Cariparo che ci affianca, al maestro Felisatti per averlo proposto e condiviso con il maestro Ronda. Uno spettacolo di grande valore, professionalità e talento dei nostri artisti". Claudio Ronda si è soffermato sullo spettacolo che affronta un tema doloroso ma contemporaneo: la morte. In particolare la morte di un figlio. E come affrontare questo immenso dolore? "Domanda urgente alla quale cerchiamo di rispondere con un linguaggio artistico, dando forma e spazio a questa tragedia, interrogandoci su come si può andare avanti dopo la perdita di un figlio, senza cadere nella disperazione più totale. Forse il dolore deve essere condiviso con la comunità. Questo è uno Stabar Mater nuovo - ha concluso Ronda -, dove sono messi in gioco i sentimenti delle persone". Infine, per Felisatti, ci sono intrecci che prendono lo spettatore e lo portano in un'altra dimensione. "La forza più grande che la musica può dare".

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