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Interviste

Un convegno per progettare il futuro del Delta

Una iniziativa organizzata dalla Flai Cgil di Rovigo per riorganizzare e sostenere l'economia

PORTO TOLLE - Progettare il futuro del Delta attraverso il lavoro, tra la sostenibilità degli ecosistemi e le potenzialità delle filiere produttive nel settore ittico e acquacoltura. Immaginare un futuro per la pesca e la molluschicoltura nel Delta polesano, è una iniziativa organizzata dalla Flai Cgil di Rovigo che si è svolta sabato 21 ottobre alle 9,30 a Porto Tolle nell'auditorium Sala della Musica.

“Una importante occasione di confronto e dibattito che vuole partire dalle criticità strutturali del settore ittico che unite a quelle determinatasi dal cambiamento climatico e biologico delle lagune, stanno determinando una lenta agonia sia per quanto riguarda la pesca in mare aperto, che agli allevamenti lagunari dei molluschi devastati in questi ultimi mesi dalla voracità e prolificità della specie aliena ‘granchio blu’”, spiega il segretario generale della Flai Cgil di Rovigo Mauro Baldi.

Durante l'evento, illustri esperti e rappresentanti del settore hanno discusso delle possibili soluzioni per affrontare questa crisi. Tra gli interlocutori presenti il professor Roberto Odorico, Biologo Marino; Luigino Marchesini, Presidente del Consorzio dei pescatori del Polesine; Giovanni Franzoso, Presidente della Cooperativa pescatori di Pila; Massimo Barbin, Presidente del Consorzio Ittico Rovigo-Chioggia.

Il confronto ha spaziato su diverse tematiche, dalla sostenibilità alla biodiversità, cercando di tracciare un percorso che possa garantire la sopravvivenza del settore, la riorganizzazione delle attività e il supporto all'economia locale attraverso il lavoro.

I lavori sono stati aperti da Mauro Baldi e si sono conclusi con l'intervento di Antonio Pucillo, Capo Dipartimento Pesca della Flai Cgil Nazionale. L'incontro è stato un passo significativo verso la ricerca di soluzioni concrete per proteggere non solo l'industria ittica, ma anche il tessuto economico e sociale del territorio del Delta polesano, offrendo speranza e prospettive per il futuro del settore.

“Mentre negli ultimi mesi i fondali lagunari hanno visto la proliferazione in maniera esponenziale della specie aliena cosiddetta granchio blu che ha divorato le semine di questo 2023 di cozze e vongole nonché il raccolto di questi ultimi mesi, mettendo in ginocchio una economia intera – aggiunge il segretario – I posti di lavoro a rischio sono oltre 1.500 senza contare tutto l’indotto nel territorio, e oggi non c’è nessun ammortizzatore sociale per attutire questa crisi senza precedenti. Oltre alla crisi contingente proveremo a tracciare un orizzonte che permetta al settore di sopravvivere, riorganizzarsi e sostenere un’economia e il territorio attraverso il lavoro tra sostenibilità, biodiversità”.

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