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Fusione dei Comuni

Fusione Guarda Veneta e Polesella: consenso unanime dalle forze politiche locali

Entro il 2030 almeno 23 Comuni del Polesine dovranno fondersi con altri

Fusione Guarda Veneta e Polesella:  consenso unanime dalle forze politiche locali

GUARDA VENETA -  E' stata una serata informativa di grande importanza per le comunità di Guarda Veneta e Polesella, con due incontri volti a ribadire un dato chiaro e condiviso da tutte le forze politiche, indipendentemente dal colore: l'appoggio unanime ed entusiasta al progetto di fusione tra le due municipalità.

Il motivo principale dietro a questa unione è evidente: la fusione offre un'opportunità unica per affrontare il calo demografico e le difficoltà finanziarie con cui si scontrano i piccoli Comuni, che spesso non sono in grado di garantire adeguati servizi ai cittadini. Inoltre, questa fusione consente l'accesso a incentivi regionali e statali, che ammontano a otto milioni di euro in dieci anni, in aggiunta ai trasferimenti standard. Una somma significativa e una possibilità che difficilmente si ripeterà in futuro.

Graziano Azzalin, ex consigliere regionale del Partito Democratico, ha sottolineato l'importanza di questa decisione a Guarda Veneta, mentre a Polesella la consigliera regionale della Lega, Laura Cestari, e il parlamentare di Forza Italia, Piergiorgio Cortelazzo, hanno condiviso lo stesso sentimento tramite collegamento video e telefonico rispettivamente. Tutti hanno enfatizzato che entro il 2030 almeno 23 Comuni del Polesine dovranno fondersi con altri. Pertanto, la scelta che si prospetta è se farlo ora, attraverso un referendum, o in seguito, per decisione dall'alto. Nel secondo caso, però, è improbabile che ci siano incentivi come quelli attuali, che consistono in otto milioni di euro erogati nell'arco di dieci anni.

Il vicesindaco di Polesella, Consuelo Pavani, ha confermato l'impegno a mantenere aperti entrambi i Municipi, estendendo gli orari di quello di Guarda Veneta. Lo stesso sarà fatto anche per le scuole. Questa unione consentirà anche di investire in manutenzioni, opere pubbliche, servizi, assunzioni e altro ancora.

Rispondendo alle comprensibili incertezze e paure legate a ogni cambiamento, Graziano Azzalin ha ricordato come dalla fusione tra Contarina e Donada sia nata Porto Viro, una realtà ricca e vitale che oggi fa da motore trainante per tutto il Bassopolesine. Al contrario, i Comuni che hanno negato la fusione negli ultimi anni versano ora in gravi difficoltà nel garantire servizi essenziali per trattenere i residenti. "Capisco la paura – ha chiuso Azzalin – ma l'unica paura che dovete avere per davvero è quella di non fare nulla, di stare fermi e lasciare tutto com'è ora".

Nuovi incontri con la cittadinanza saranno organizzati nella prossima settimana in vista del referendum, che si terrà domenica 29 e lunedì 30 ottobre, con un quorum del 30% che dovrà essere raggiunto in entrambi i Comuni.

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