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Fusione dei Comuni

Fusione tra comuni, i cittadini dicono "No"

A Polesella ha votato meno del 27 %, a Guarda Veneta il 47.02% ma vince il "No"

ROVIGO - Da una parte, a Polesella, niente quorum: ha votato solo il 26,99% degli aventi diritto, anche se chi ha votato ha detto sì nel 75% dei casi. Dall'altra parte, a Guarda Veneta, un quorum da "beffa", il 47.02% degli aventi diritto, ma con una prevalenza del "no". Il combinato disposto dei due risultati alle urne dei due piccoli comuni polesani danno come risultato un "no" netto alla fusione tra Polesella e Guarda Veneta. Il matrimonio, insomma, non s'ha da fare. Alle scuole elementari di Polesella lo spoglio è cominciato subito dopo le 15, di oggi 30 ottobre. Nei quattro seggi sono stati scrutinati più sì che no. E il sindaco Leonardo Raito, fortemente convinto della opportunità della fusione, ha ricominciato a sperare: "I piccoli comuni si devono unire, è una opportunità per i servizi del comune".

Caustico Leonardo Raito sindaco di Polesella, che molto si è speso per questo progetto: "Un piccolo paese come Guarda Veneta ha più bisogno della fusione. Tuttavia non è facile raggiungere un tetto minimo di elettori che si esprimano. I referendum istituzionali non servono a molto. Il legislatore dovrebbe essere più deciso a fare le fusioni, perché territori frammentati non portano a nulla". 

Più beffarda Guarda Veneta. Su 464 votanti, il 47.02% degli aventi diritto, in 207, il 44,61% ha messo una croce sul sì, mentre 257, il 55,39% ha detto detto "No". La lettura del presidente del seggio di Guarda Luca Samiolo: “Tra i giovani ci possono essere dei favorevoli, mentre nella popolazione di anziani legati alle tradizioni del nome c'è stato più di qualche contrario” 

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