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Antonella Bertoli Presenta "Nome di Battaglia Fior Di Stelo"

L'evento nell'80° Anniversario dell'Insurrezione di Villadossola

Antonella Bertoli Presenta "Nome di Battaglia Fior Di Stelo"

ROVIGO - Nell'ambito delle celebrazioni per l'80° anniversario dell'Insurrezione di Villadossola, la scrittrice polesana Antonella Bertoli è stata accolta nella Sala della Resistenza, su invito dell'ANPI locale, per presentare il suo libro "Nome dI Battaglia Fior Di Stelo". L'evento si è svolto nella sezione del paese che nel 1944 fu teatro degli avvenimenti che portarono alla liberazione dai nazifascisti. Daniele Fortin e Bruno Giorgetti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Anpi, hanno accolto la Bertoli, la quale ha illustrato il percorso di Enrichetta Adriana Giovannini, conosciuta come Dobrilla, entrata giovanissima nella Resistenza del Bassopolesine. Nata nel 1921 a Panarella, Dobrilla, seconda di sette fratelli, lavorava al mulino-panificio gestito dal padre Luigi, detto Gigion, un fervente socialista. La sua vita e il suo impegno si svolgevano nel contesto della Pianura, con il fiume Po che fungeva da via di comunicazione e via di fuga per la Resistenza polesana.

Bertoli ha narrato la vita quotidiana della Dobrilla e della sua famiglia, impegnata a contrastare la povertà e la fame che affliggevano molte famiglie della zona. Quando Mussolini prese il potere, Gigion, Dobrilla e i fratelli rifiutarono di sottomettersi al regime fascista e si rifiutarono di partire per l'Africa a costruire l'Impero. Dobrilla si unì attivamente alla lotta partigiana, nascondendo e aiutando famiglie ebree, fornendo supporto logistico ai partigiani e condividendo le loro lotte. Pur essendo arrestata e torturata, Dobrilla non tradì mai la sua causa.

Il presidente Firtin ha sottolineato la rilevanza del ruolo delle donne nella Resistenza, citando altre figure come Isa e Gisella Floreanini. Bertoli ha evidenziato una taciuta misoginia e un velato maschilismo nella sottovalutazione del contributo delle donne, incluso il rallentato riconoscimento di figure come Villa Ivana dell'Olmo.

Il fiume Po e i suoi canneti, così come le montagne per i partigiani ossolani, hanno avuto un ruolo significativo nella narrazione di Bertoli. La presentazione è stata arricchita dalla proiezione di immagini dei luoghi che hanno ospitato gli eventi narrati sia nel Polesine che in montagna. La giornata è stata conclusa con un pranzo conviviale che ha riunito tutte le sezioni della Val d'Ossola. Inoltre, è stato deciso di stabilire un gemellaggio tra la sezione di Villadose, intitolata a Dobrilla Giovannini, e quella di Villadossola, in un segno di condivisione e memoria di questa pagina importante della storia locale.

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