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Micheletti: “Salviamo la città che legge”

L'appello per mantenere in essere il bel progetto

Alla maratona di lettura, Rovigo c'è

 “Salviamo il progetto ‘Adria che legge’ per continuare a promuovere attività culturali, iniziative didattiche e laboratori ricreativi per avvicinare sempre più alla lettura grandi e piccoli”: è l’appello che arriva dal movimento civico Impegno per il bene comune che si dice seriamente preoccupato “per la gestione delle risorse economico finanziarie destinate alla cultura”.

Sulla questione interviene l’ex assessore Andrea Micheletti rilevando che “l'amministrazione Bobo IV, con delibera di Giunta 170 del 27/10/2023, ha depauperato le somme che l'amministrazione Barbierato aveva destinato al progetto ‘Adria città che legge’, prelevando 1.500 euro dal capitolo di spesa 1751/12 al fine di destinare un contributo ad Arteven per coprire le spese inerenti l'organizzazione del recital/spettacolo di Enrico Galliano sul tema del bullismo in programma all’auditorium Saccenti per il prossimo 7 dicembre”.

E osserva: “Pur trovando lodevole la scelta di destinare un contributo a favore di uno spettacolo sul tema del bullismo, troviamo assolutamente grave l'azione di questa amministrazione volta a distruggere quanto creato in precedenza con la rete ‘Città che legge’. Infatti Adria ottenuto questa prestigiosa qualifica anche per il biennio 2022/23 grazie alla promozione della lettura in città. L’ottenimento della qualifica impegna l’ente comunale alla creazione di una collaborazione, tramite la sottoscrizione di un ‘Patto locale per la lettura’, con gli operatori di interesse locali che condividono l’idea che la lettura sia uno strumento fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico”.

Pertanto, prosegue l’ex assessore “come gruppo politico Ibc condanniamo la superficialità con cui l'assessore Antonella Ravagnan ha destinato oltre 4mila euro di soldi pubblici per portare ad Adria il filosofo Diego Fusaro, che più volte ha assunto posizioni populiste e tesi nazionaliste, anti abortiste, anti Lgbt, complottiste e filo-russe, ma non ritiene opportuno destinare 1500 euro alla promozione della lettura in città”.

Conclude Micheletti: “Negli anni scorsi abbiamo costruito un gruppo di associazioni radicate nel territorio, che avevano fatto della lettura una bandiera costituente del proprio mandato e su invito dell’amministrazione civica si erano messe attorno a un tavolo di concertazione, con l’obiettivo comune di promuovere, progettare e realizzare eventi culturali rivolti per la collettività: una rete che oggi, con questa amministrazione, non ha più un punto di riferimento”.

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