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Occhiobello

Welcome to Stem: Il progetto che potenzia la qualificazione delle donne nella transizione digitale

Il 32,5% delle laureate sono donne, ma solo il 15% di esse si specializza in materie Stem

Welcome to Stem: Il progetto che potenzia la qualificazione delle donne nella transizione digitale

OCCHIOBELLO - Nel cuore del Veneto, il progetto Welcome to Stem, finanziato dalla Regione Veneto attraverso il Fondo Sociale Europeo e promosso da Punto Confindustria in collaborazione con il Comune di Occhiobello, si pone l'ambizioso obiettivo di rafforzare la presenza femminile nei settori STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).

Presentato in municipio con un focus su dati e analisi riguardanti la formazione e l'occupazione delle donne nelle materie scientifiche, il progetto prevede 200 interventi e 2.200 ore di attività distribuite tra l'alto, medio e basso Polesine. In particolare, si mira a creare opportunità di formazione e sviluppo delle competenze in ambito tecnologico e scientifico.

Il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi, durante l'evento di presentazione, ha sottolineato la necessità di un cambio di paradigma per promuovere l'accesso delle donne ai settori Stem. Ha evidenziato l'importanza di creare maggiore consapevolezza e motivazione per incoraggiare la partecipazione attiva delle donne nelle discipline scientifiche e tecnologiche.

Nicoletta Casalicchio, referente del progetto P.a.r.i. di Punto Confindustria Srl, ha fornito dati allarmanti sulla situazione attuale. Nel 2022, il 32,5% delle laureate sono donne, ma solo il 15% di esse si specializza in materie Stem, a fronte del 45% degli uomini. Questo divario comincia già a livello scolastico, dove il 24% delle studentesse delle scuole superiori mostra competenze matematiche scarse, rispetto al 13% degli studenti maschi. I dati sulla disoccupazione evidenziano un ulteriore squilibrio, con 3.400 donne disoccupate in più degli uomini nella provincia nel secondo trimestre del 2023.

Il progetto Welcome to Stem prevede una durata di diciotto mesi e comprende iniziative come la costruzione di una rete territoriale denominata 'donne Stem/Steam'. Questa rete mira a creare gruppi di lavoro sull'educazione scientifica tra donne disoccupate, occupate e studentesse. L'orientamento professionale e le attività formative si concentreranno su percorsi per donne disoccupate e inattive, formazione per donne occupate (realtà aumentata, stampa 3D, tecnologie 4.0), e attività per studenti, come podcast e fotografia digitale.

Massimo Barbin, direttore territoriale Rovigo Confindustria Veneto Est, ha sottolineato l'importanza di superare gli stereotipi di genere per raggiungere la parità effettiva nei ruoli professionali. La consigliera di parità della Provincia di Rovigo, Loredana Rosato, ha evidenziato le sfide legate alla conciliazione tra tempi di lavoro e famiglia come causa frequente di disagio per le lavoratrici.

Silvia Pittarello, esperta in comunicazione delle scienze Stem – Steam, ha contribuito all'evento con una riflessione su "Donne e Stem: i superpoteri della scienza gentile", sottolineando l'importanza di incoraggiare la partecipazione femminile nel campo scientifico.

Il pomeriggio si è concluso con le testimonianze di due donne di successo nei settori Stem: Zimi Sawacha, professore associato del dipartimento Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova,e Anna Marchesini, presidente del Distretto Giostra del Polesine.

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