Cerca

EVENTI

Badia Polesine celebra il centenario della morte di Gherardo Ghirardini

L'evento ha visto la presentazione del libro Paolo Aguzzoni

Badia Polesine celebra il centenario della morte di Gherardo Ghirardini

BADIA POLESINE - In occasione del primo centenario della morte di Gherardo Ghirardini (1854-1920) la Sala Soffiantini della Vangadizza ha ospitato uno speciale convegno per ricordarne la figura anche attraverso il contributo di alcuni testi. Paolo Aguzzoni, autore del volume "Gherardo Ghirardini 1854-1920, primo centenario della morte. Badia Polesine ricorda" presentato durante l'evento, è stato il regista di una mattinata ricca di emozioni e approfondimenti. L'evento ha visto la presenza di autorità locali, tra cui il sindaco Giovanni Rossi, l'assessore alla cultura Valeria Targa, e la collega provinciale alla cultura Lucia Ghiotti.

Il volume di Aguzzoni, intitolato "Badia Polesine ricorda", si articola in due parti principali. Nella prima, l'autore esplora le commemorazioni del professor Gherardo Ghirardini, tra cui quella del 28 novembre 1920, pochi mesi dopo la sua morte, e le onoranze tributate da Badia Polesine il 16 febbraio 1928. La seconda parte del volume offre un approfondimento sulla genealogia delle famiglie Ghirardini-Masetto, con contributi come "Quel che ricordo di mio nonno Gherardo Ghirardini" di Eugenio Sacchettini, nipote del celebre accademico.

Gherardo Ghirardini, nato a Badia Polesine il 13 luglio 1854, ha compiuto i suoi studi e ha frequentato il liceo a Rovigo. Successivamente, si è iscritto alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna, dove è diventato allievo di Giosuè Carducci, relatore della sua tesi di laurea. La tesi, intitolata "Della visione di Dante nel paradiso terrestre," è stata pubblicata nel 1877. Ghirardini ha anche sviluppato un interesse per l'archeologia sotto l'influenza di Edoardo Brizio, diventando uno dei primi archeologi ad applicare metodi scientifici nello studio dell'Italia preromana. Il professore ha insegnato in diverse università, contribuendo significativamente alla conoscenza dell'archeologia italiana. Dopo la morte di Brizio, Ghirardini ha occupato la cattedra di archeologia dell'Università di Padova, contribuendo anche all'allestimento dei musei di Este e Adria. Ha sostenuto l'importanza di raccogliere materiale di vario tipo, non solo di alto valore artistico, nei musei italiani. Il volume di Aguzzoni offre una prospettiva dettagliata sulla vita e sulle opere di Gherardo Ghirardini, celebrando il contributo di questo illustre studioso alla storia e all'archeologia italiana. La comunità di Badia Polesine ha reso omaggio a Ghirardini, intitolando scuole elementari e medie in sua memoria nel corso degli anni.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400