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PORTO TOLLE

Una nuova panchina rossa in memoria di Giulia Cecchettin

Posizionata nella frazione di Santa Giulia porterà una targa celebrativa

PORTO TOLLE - Sabato 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la comunità di Porto Tolle si è unita in un commosso omaggio a Giulia Cecchettin con l'inaugurazione di una nuova panchina rossa nella frazione di Santa Giulia.

L'Assessore Silvia Boscolo insieme alla Commissione Pari Opportunità di Porto Tolle hanno guidato questa iniziativa, parte di un progetto più ampio che mira a posizionare panchine rosse in tutte le frazioni del comune. La panchina dedicata a Giulia e il momento di raccoglimento hanno voluto focalizzare l'attenzione sulla grave problematica della violenza di genere.

La panchina, adornata con una targa commemorativa, è stata dedicata a Giulia Cecchettin, la giovane veneta tragicamente scomparsa per mano dell'ex fidanzato Filippo Turetta. Alla cerimonia hanno presenziato il Sindaco Roberto Pizzoli, l'Assessore Tania Bertaggia, il Consigliere Silvia Siviero, la Polizia Locale, la Protezione Civile di Porto Tolle e rappresentanti delle forze dell'ordine.

Alessia Zanellato, presidente della Commissione, ha letto la poesia dell'attivista peruviana Cristina Torre Caceres intitolata "Se domani non torno", un commovente tributo a tutte le vittime di violenza di genere. I versi della poesia sono stati incisi sulla targa posta sulla panchina in ricordo di Giulia. La cantautrice portotollese Alessia Concon ha offerto un'emozionante esibizione, interpretando a cappella la canzone "Piccola Anima" di Ermal Meta ed Elisa, aggiungendo un tocco musicale all'atmosfera di riflessione.

L'Assessore Boscolo ha espresso gratitudine per il supporto organizzativo, ringraziando la Commissione Pari Opportunità, la Polizia Locale, Alessia Concon, Maria Vendemmiati per la rosa deposta sulla panchina in ricordo di Giulia, il comitato fiera di Santa Giulia e il bar "Ci Voleva". Ha sottolineato l'importanza di prevenire la violenza partendo dalle radici culturali e ha enfatizzato la necessità di strategie politiche orientate all'educazione, alla sensibilizzazione e al raggiungimento delle pari opportunità.  "L'obiettivo è lavorare per combattere le discriminazioni e gli stereotipi legati ai ruoli di genere e al sessismo, che producono le condizioni contestuali favorevoli alla perpetuazione della violenza maschile contro le donne. In tal senso l'attenzione deve essere massima alle nuove generazioni e investire tempo nella formazione e nel dialogo, in famiglia prima ancora che a scuola".

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