VOCE
Lo studio
30.11.2023 - 10:42
ROVIGO - Il panorama delle città italiane abbraccia l'innovazione digitale con Bergamo, Firenze, Milano e Modena a guidare la classifica nell'ICity Rank 2023, la ricerca annuale sulla trasformazione digitale dei Comuni Capoluogo.
Presentata oggi a Forum Pa Città, la ricerca rivela un'evoluzione digitale in atto, con più della metà dei 108 Comuni Capoluogo che si posizionano in una scala digitale, ma con diverse articolazioni. Sotto le 16 città "altamente digitali", altre 17 sono di livello "intermedio", grazie ad un punteggio di oltre 65/100 in due rating: Bari, Cesena, Perugia, Reggio Emilia, Brescia, Livorno, Lodi, Napoli, Palermo, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Ravenna, Rimini, Siena, Verona. Altre 26 città mostrano un livello digitale "base" con un solo punteggio oltre i 65/100: Alessandria, Andria, Aosta, Arezzo, Asti, Bolzano, Catania, Cuneo, Ferrara, Imperia, La Spezia, Lecce, Mantova, Massa, Messina, Novara, Nuoro, Pavia, Piacenza, Reggio Calabria,Rovigo, Taranto, Treviso, Trieste, Udine, Verbania. Ci sono poi 29 Comuni che si trovano ancora in una fase di "alfabetizzazione digitale", mentre 20 sono addirittura in "ritardo digitale". Tra questi, si segnalano in particolare Agrigento, Enna e Isernia, le uniche con due punteggi su tre di livello basso (meno di 33).
Le tre dimensioni della ricerca, "Amministrazioni Digitali," "Comuni Aperti," e "Città Connesse", delineano le diverse sfaccettature della trasformazione digitale. Cremona, Siena, Firenze e Pistoia emergono come leader delle "Amministrazioni Digitali", mentre Firenze, Torino e Bologna dominano nei "Comuni Aperti". Bologna, Milano e Cagliari si posizionano sul podio delle "Città Connesse". Le quattro città principali, Bergamo, Firenze, Milano e Modena, si distinguono per essere tra le prime dieci in tutte e tre le categorie, consolidando la loro posizione di leader in termini di innovazione. "Non è più il momento di parlare soltanto di contrapposizione nord-sud o tra grandi centri e periferia, gli scenari dell'innovazione urbana mostrano oggi dinamiche più articolate - commenta Gianni Dominici, Amministratore Delegato di Ffpa-. Da qui, la nuova struttura a tre indici di ICity Rank. Nell'indice 'Amministrazioni digitali' le differenze tra le città sono meno marcate, grazie al consolidamento di "modelli di riferimento", in primis quelli del Piano triennale, senza dimenticare il Pnrr che, con le sue risorse per il digitale, sta spingendo verso una ulteriore riduzione dei gap. Gli altri due indici, invece, mostrano maggiori differenze tra le realtà territoriali, in particolare 'Città connesse, che è ancora caratterizzato dal dominio delle grandi realtà metropolitane, essendo connotato da elementi più sperimentali e innovativi e data l'esigenza di governare dinamiche più complesse".
"Le città sono da sempre i primi luoghi di sperimentazione e di messa a terra dell'innovazione - afferma Andrea Rangone, Presidente di Digital360-. Ora che si sono consolidate le basi per una diffusa amministrazione digitale, ci aspettiamo un ulteriore passo avanti, perché le frontiere dell'innovazione si spostano sempre più in là. In particolare, gli sviluppi dell'Intelligenza Artificiale aprono scenari che non potevamo immaginare solo fino a qualche anno fa. È necessario conoscere questa nuova realtà, farla propria, guidarla, perché diventi un ulteriore strumento di crescita e di innovazione locale".
La ricerca riflette anche sulle dimensioni geografiche, con tutte le Città Metropolitane considerate "digitali" e una presenza significativa di città medio-grandi e non metropolitane nell'elenco delle "innovative". Il Mezzogiorno vede Cagliari emergere come l'unica città meridionale di alto livello digitale, mentre altre città, come Bari e Napoli, si collocano a livello intermedio.
Il Ranking delle Amministrazioni digitali. Nell'indice Amministrazioni Digitali, al primo posto si colloca Cremona con il punteggio massimo di 87/100, seguita a distanza dalle toscane Siena (secondo), Firenze e Pistoia (terzo a pari merito) e poi da Lodi, Perugia, Bergamo, Cesena, Milano e Modena a chiudere la Top 10. Sono 41 le città oltre la soglia dei due terzi nel rating (almeno 66/100 punti) e tra queste solo 5 del Mezzogiorno (Pescara, Andria, Cagliari, Nuoro e Taranto). Le differenze geografiche sono più contenute che in altre dimensioni. La digitalizzazione dei servizi amministrativi, avviata oltre una decina di anni fa da alcuni capoluoghi metropolitani, ha visto emergere un gruppo città intermedie innovative (come Bergamo, Modena, Parma, Trento) e realtà meridionali dinamiche. È stata sostenuta dalle attività di Agenzie Nazionali e dal consolidamento di "modelli di riferimento", fino alla forte spinta del Covid. Per effetto del Pnrr si prevede un ulteriore avvicinamento al vertice.
Il Ranking dei Comuni Aperti. Nell'indice dei Comuni Aperti, al primo posto c'è Firenze, seguita in seconda posizione da Torino (con un solo punto in meno), in terza da Bologna, in quarta da Milano e Roma, poi ancora Bergamo, Genova, Reggio Emilia e Trento (pari merito all'ottavo posto), Modena e Venezia (pari merito al decimo posto). 31 città superano la «soglia» dei due terzi nel rating e tra queste solo 7 del Mezzogiorno (Palermo, Lecce, Bari, Cagliari, Messina, Napoli e Catania). Le grandi città fanno registrare un valore nettamente superiore delle medio-grandi, come anche i capoluoghi del Nord rispetto a quelli del Sud. È probabile che nei prossimi anni si consoliderà un modello omogeneo di riferimento di utilizzo del digitale per comunicare e rendere disponibili le informazioni, che al momento non è ancora completo: le esperienze sono diversificate nelle caratteristiche e nei risultati e ai vertici si trovano soprattutto città metropolitane "pioniere" dell'innovazione e alcune intermedie.
Il Ranking delle Città Connesse. Al vertice della classifica delle Città connesse c'è Bologna, che precede sul podio con un margine ridotto Milano e Cagliari. Poi, nella top 10, troviamo Firenze (quarta), Venezia (quinta), Padova e Torino (seste a pari punti), Trento (ottava), Bergamo (nona), Bari, Genova e Modena (decime a pari punti). Le città che superano la «soglia» dei due terzi nel rating sono 33, tra queste solo 6 appartengono al mezzogiorno (oltre le due già citate Palermo, Napoli, Pescara e Reggio Calabria). Lo scarto dei valori medi tra grandi e piccole è molto alto, mentre è rilevante ma non diverso dalle altre dimensioni per aree geografiche. In questa dimensione che misura reti di comunicazione, sensori e device personali collegabili, strumenti di analisi, si vedono esperienze diverse, in una fase ancora iniziale del percorso, in cui non è ancora emerso un modello di riferimento.
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