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L'INTERVISTA

Nonna Carla: “Giulia oramai è di tutti"

Carla Gatto ha presentato in città il romanzo su una giovane in cerca di libertà: "Giulia non si meritava una fine così"

Nonna Carla: “Siamo in una bolla di dolore”

Carla Gatto, nonna di Giulia Cecchettin.

ROVIGO - “Non sempre si può raggiungere i propri sogni”. E’ amara la considerazione di Carla Gatto, la nonna di Giulia Cecchettin, ieri in Pescheria Nuova per presentare il suo primo romanzo “Con lo zaino in spalla e...” storia di una giovane donna che scappa dalla famiglia di origine e superando vari ostacoli raggiunge la libertà e quello che desidera.

E il parallelo con Giulia, che ha avuto una sorte ben diversa dalla protagonista del libro, fa gelare il sangue nelle vene. “Giulia era felice, amava il disegno, le piacevano i fumetti. A tutte e due le mie nipoti piace il disegno - dice con orgoglio - anche Elena è brava. E invece Giulia ora è di tutti. E’ il simbolo della violenza contro le donne. Accettiamo anche questo, non possiamo rinunciare a una cosa del genere. Purtroppo è successo. Non doveva succedere”.

Per Giulia nonna Carla avrebbe preferito un finale diverso “che le cose fossero andate come era deciso. Mai ci saremmo aspettati e neanche Giulia se lo aspettava una cosa simile, altrimenti non sarebbe andata certo via con lui”.

La Pescheria Nuova è piena di gente, che le mostra affetto, le stringe le mani, vuole la sua firma. “Io sono sempre stata un’attivista contro la violenza di genere. Certo, chi si sarebbe mai immaginata una cosa del genere proprio a casa nostra? Ho pensato questo romanzo a 11 anni, poi è venuta la pittura, la poesia. Con il Covid, infine, ho scritto di getto. Tirando fuori il mio potenziale”.

Quali erano invece i sogni di Giulia? “Sono una nonna lontana, vivevo a 50 chilometri. Ma quando ci vedevamo mi raccontava che aveva iniziato questo corso di disegno, che era contente della laurea in Ingegneria biomedica, era pronta. ‘Mi piace tantissimo fare i disegni, mi dà libertà’, mi diceva. E il padre era contento per lei. Aveva pensato anche a fare un lavoretto per cominciare a essere indipendente. E’ riuscita a fare solo due lezioni di disegno”.

Stava cominciando a volare e invece Filippo Turetta le ha spezzato sul nascere le ali. Carla non lo nomina mai. Ora mentre la giustizia fa il suo corso, anche se non restituirà Giulia alla sua famiglia, l’Italia aspetta i funerali a Padova. Il corpo della 22enne non è stato messo ancora a disposizione della famiglia per le esequie. Delicatissimo il lavoro dell’esame autoptico.

La data di sabato 2 è stata spostata. Si parla di lunedì 4 dicembre. “Siamo in ansia per l’ultimo saluto alla nostra giulia. Viviamo in una bolla di dolore, una grande bolla. Non sappiamo niente, viviamo giorno per giorno. Ora per ora, nell’attesa di scoprire quando potremo darle l’estremo saluto e le autorità avranno deciso di darci il permesso”. Avreste preferito un momento più intimo: “Ma no, è giusto così. Giulia ormai è diventata di tutti. Per noi ci sarà il momento intimo in cui pregheremo per lei e la penseremo”.

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