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Adria

"Il Comune pagherà oltre 9mila euro per una causa persa dalla Bobo ter"

Lo hanno annunciato gli esponenti di Impegno per il bene comune, Bonato e Barbierato

"Il Comune pagherà oltre 9mila euro per una causa persa dalla Bobo ter"

ADRIA - "Il Comune di Adria dovrà pagare ancora per errori delle precedenti giunte targate Bobo, stavolta dell'amministrazione Barbujani 3, che aveva intentato una causa contro i proprietari delle attività commerciali sotto gli uffici comunali lungo il corso, per recuperare parte delle spese di ristrutturazione di palazzo Tassoni". A comunicarlo Enrico Bonato e Omar Barbierato, del movimento civico Impegno per il bene comune.

"Causa persa: i cittadini adriesi pagano ora più di 9mila euro, senza contare le altre spese sostenute dal 2016 a oggi - proseguono - se le casse comunali vengono depauperate, infatti, i cittadini avranno meno servizi, cioè meno manutenzioni, meno asfaltature, meno illuminazione pubblica. Nell'ultimo consiglio comunale il sindaco e Simoni hanno esaltato un altro segno rosso per le casse comunali, quello rappresentato dalla minor entrata di 20 mila euro per la riduzione dell'imu a una categoria ristrettissima di cittadini. Si è parlato in modo altisonante di aiuto al mondo delle attività produttive, dell'agricoltura, ma, con questa misura, sono stati trascurati tutti gli artigiani e tutti i commercianti, mentre, se parliamo di agricoltura, i coltivatori diretti già sono esentati dall'imu e, quindi, non ne beneficiano".

"Ancora una volta, quindi, si è pensato di accontentare pochi, saldando evidentemente un debito elettorale, con i soldi di tutti - aggiungono - quel vantaggio si tradurrà in un risparmio di 4/5 euro l'ettaro per proprietari terrieri che, per apprezzare il regalo dell'abbassamento dello 0,03 per cento dell'aliquota imu, dovranno avere una grande superficie in proprietà. I cittadini e le attività in difficoltà, invece, in questo momento, sono altre. Anzi, oggi bisognerebbe concentrarsi sui bisogni primari dei cittadini e di chi opera in condizioni di incertezza, riservando risorse per aiuti mirati ed equi, perché il primo impegno di un amministratore pubblico deve essere quello di gestire i fondi come un buon padre di famiglia, senza sprecare e senza privilegiare gli uni rispetto agli altri".

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