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Turismo

Il turismo motore trainante dell'economia del Veneto

I numeri confermano un dato in crescita, soprattutto per quello straniero

Venezia è meno cara di Padova

VENEZIA - Nonostante le incertezze legate alla situazione geopolitica globale e le previsioni di una possibile contrazione degli arrivi e della spesa turistica a livello nazionale, il Veneto Orientale si erge come una destinazione turistica ambita e in crescita, trainando l'economia della regione. Con un aumento del 17,6% degli arrivi e del 7,6% delle presenze nei primi nove mesi del 2023, la regione si è affermata come una delle mete più popolari per le vacanze natalizie e di fine anno, specialmente per i turisti stranieri.

Il Veneto, con un notevole tasso di turisti stranieri pari al 64,3%, si attesta come la regione italiana con la più alta internazionalizzazione dei flussi turistici. Questo primato, detenuto principalmente da visitatori provenienti da Germania, Stati Uniti, Austria, Francia e Regno Unito, posiziona il Veneto davanti al Lazio e al Trentino Alto Adige.

Il Gruppo Turismo e Cultura di Confindustria Veneto Est, rappresentante di circa 150 imprese nel settore, esprime ottimismo per il futuro del turismo nella regione. Il turismo si conferma un motore trainante dell'economia italiana, contribuendo significativamente alla crescita e all'occupazione. Le città d'arte, le località marittime, le terme e il richiamo del marchio veneziano sono elementi chiave che hanno alimentato la ripresa del settore.

Nel corso del 2023, il Veneto Orientale ha accolto oltre 11,2 milioni di arrivi (+17,6%) e registrato 41,3 milioni di presenze (+7,6%). Un risultato che ha permesso alla regione di superare i livelli pre-pandemia per gli arrivi e di avvicinarsi alla parità per i pernottamenti. Il turismo straniero ha giocato un ruolo significativo in questa crescita, con un aumento del 25,7% degli arrivi e dell'11,9% delle presenze nei primi nove mesi rispetto al 2022. In particolare, gli alberghi di Venezia hanno sperimentato una notevole performance, con un tasso di occupazione delle camere che ha raggiunto il 72,4%, in aumento di circa dieci punti rispetto al 2022.

"Come conferma il focus dedicato al settore dal Centro Studi Confindustria, il turismo dimostra ancora una volta di essere forza trainante dell’economia italiana in un momento delicato come questo, grazie anche al contributo degli stranieri - commenta Salvatore Pisani, Presidente Gruppo Turismo e Cultura di Confindustria Veneto Est -. Il Veneto in particolare, con la sua unicità culturale, paesaggistica, imprenditoriale e produttiva, conferma la forte attrattività per i flussi turistici internazionali, un vero e proprio asset per la crescita del settore e dell’occupazione. È ancora presto per definire l’andamento della stagione invernale, ma i primi segnali sono positivi e c’è tanta voglia di trascorrere i giorni di vacanza nelle principali destinazioni turistiche del nostro territorio, con le città d’arte in cima alle preferenze e alla spesa dei turisti stranieri. Per i giorni di Capodanno, in particolare, gli hotel di Venezia registrano già un’occupazione sopra al 60% e puntano al sold out, grazie anche ai numerosi eventi in città, nei teatri e nei musei. Un’industria del turismo che resta fiduciosa per il 2024 e che per questo merita di essere ancora più aiutata e potenziata".

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