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Agricoltura

Agricoltura in Polesine: calano gli incidenti sul Lavoro

I dati di Cia Rovigo confermano un -3% di infortuni

 Agricola in Polesine:  calano gli incidenti sul Lavoro

ROVIGO - Segnali positivi dal settore agricolo di Polesine, dove si registra un lieve calo del 3% negli infortuni sul lavoro. L'analisi, condotta dalla Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) Rovigo, copre il periodo gennaio-novembre 2022, rivelando 171 infortuni contro i 166 dello stesso periodo dell'anno precedente.

Fra le principali cause degli incidenti, spiccano il ribaltamento dei mezzi agricoli, attrezzi in movimento che colpiscono i conduttori, l'attacco e lo stacco di attrezzature pesanti come l'albero cardanico del trattore, e la caduta di rotoballe di fieno. lo specifico, la maggior parte degli incidenti coinvolge lavoratori di imprese familiari, con maggiore incidenza relativamente a persone di mezza età e agli anziani; questo a motivo della parziale perdita di riflessi, oltre che ad un eccesso di sicurezza legato alla lunga esperienza che in genere caratterizza tale categoria.

"La parola chiave è prevenzione – commenta il presidente di Cia Rovigo, Erri Faccini –. Il rischio è sempre dietro l'angolo. Gli imprenditori agricoli sono tenuti ad aggiornare costantemente le proprie conoscenze sulle tecnologie in uso  e sui dispositivi di sicurezza delle macchine".

La questione della sicurezza si estende anche alle malattie professionali,  le denunce all'Inail evidenziano disturbi dei dischi intervertebrali, entesopatie periferiche, mononeuriti dell'arto superiore e mononeuriti multiple, sordità, spondilosi, disturbi dei tendini. E ancora: artrosi, lesioni interne del ginocchio, disturbi dell'orecchio, traumatismo dei nervi periferici del cingolo scapolare e dell'arto superiore. "Rafforzare la sicurezza del settore, avere precise garanzie sulle tutele legate al benessere dei lavoratori agricoli, comprendere il perimetro del sistema assicurativo – osserva il presidente – È questa la strada da intraprendere per offrire le giuste garanzie ai lavoratori".

Stupisce, peraltro, che "nonostante lo scenario inequivocabile rappresentato e supportato dalle cifre, l'agricoltura non venga considerata tra le attività gravose e usuranti. Pure nel 2024 continueremo a portare questa particolare istanza nelle sedi opportune. Chiederemo di prevedere ulteriori finanziamenti per il rinnovo del parco macchine agricole nell'ambito del PNRR e di andare oltre la logica del click day in merito ai nuovi contributi a fondo perduto messi a disposizione dall'Inail".

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