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Studenti protagonisti di importanti indagini archeologiche

E' "Rodige: Nascita e Sviluppo della Città", un progetto culturale del Lions Club

ROVIGO - Il Lions Club di Rovigo ha lanciato il progetto "Rodige: Nascita e Sviluppo della Città" in collaborazione scientifica con il Cpssae e il Museo Grandi Fiumi. Il percorso coinvolge 13 studenti del comprensivo scolastico n.3, concentrati sull'analisi preliminare di materiali recuperati nelle indagini archeologiche del 2022 nell'ex carcere di Rovigo, ora depositati al Museo Grandi Fiumi.

La documentazione emersa rivela due principali suddivisioni temporali. Le testimonianze più antiche risalgono alle fasi insediative del XIII-XIV secolo, mentre altre sono legate all'epoca rinascimentale, in particolare alla costruzione della chiesa e del monastero della Santissima Trinità, demoliti nell'Ottocento per far spazio al tribunale.

Gli studenti saranno coinvolti in un approfondimento su aspetti ambientali, archeologici, storici e culturali che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo di Rovigo a partire dal X secolo. La prima fase del progetto si concluderà a fine aprile con una giornata di studio e una mostra presso il Museo Grandi Fiumi.

“Si tratta di un progetto di grande valore sia dal punto di vista storico e archeologico che didattico – ha detto rivolgendosi ai ragazzi l'assessore alla Cultura Benedetta Bagatin -  perché avrete la possibilità di poter lavorare con professionisti affermati e appassionati che da molti anni studiano il territorio e le nostre origini. Ringrazio per la collaborazione l'istituto comprensivo 3 con la dirigente scolastica Valeria Cittadin e la professoressa Alessandra Marcante per la grande disponibilità e capacità di scrivere insieme questo progetto,  il Lions e chi partecipa all'iniziativa”.

Valeria Cittadin ha evidenziato che il progetto è un esempio di collaborazione con il territorio, in cui scuola e istituzioni lavorano sinergicamente per ottenere risultati significativi. Il presidente del Lions Club Rovigo, Ruggero Zambon, ha sottolineato l'importanza didattica del progetto e auspicato che i ragazzi diventino diffusori di cultura e storia della città.

Tra gli esperti scientifici presenti oggi vi erano il geoarcheologo Raffaele Peretto, l'archeologa Claudia Fiocchi e il conservatore del Museo Chiara Vallini.

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