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alimentazione
11.01.2024 - 15:33
ROVIGO - Dopo una battaglia lunga e intensa, l'Italia ha ufficialmente varato la legge contro gli alimenti sintetici. Coldiretti ha dato inizio alla mobilitazione il 10 novembre 2022, riuscendo a raccogliere oltre 2 milioni di firme a sostegno del provvedimento. Oltre 2mila comuni hanno deliberato a favore, spesso all'unanimità, e tutte le regioni, indipendentemente dal colore politico, hanno espresso il loro sostegno, coinvolgendo esponenti di tutti gli schieramenti politici, ministri, parlamentari nazionali ed europei e sindaci.
Il 7 aprile 2023, i ministri all'Agricoltura e Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, e alla Salute, Orazio Schillaci, hanno presentato al Senato il disegno di legge intitolato "Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici". Il 19 luglio, il Senato ha espresso un voto favorevole, modificando il titolo in "Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati, nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali".
Il 16 novembre, il Parlamento ha dato il suo definitivo via libera al disegno di legge, e a dicembre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato il ddl, che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per mangimi animali. Il governo ha poi trasmesso il provvedimento alla Commissione europea.
"L'Italia è un Paese conosciuto per qualità e sicurezza alimentare – commenta Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo -, per questo in svariate occasioni ha fatto da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini. Ricordiamo che dopo la mucca pazza siamo stati il primo Paese ad adottare norme nazionali per l'obbligo di etichettatura di origine degli alimenti, verso il quale si sta progressivamente allineando l'Unione Europa con il superamento di dubbi e contestazioni che fanno ormai parte del passato. Oggi con questa legge cerchiamo di fare luce su questi cibi artificiali: quello che si chiede è di rispettare il principio di precauzione, perché non ci sono ancora studi sufficienti sulla qualità e la sicurezza nutrizionale del cibo artificiale".
Secondo Coldiretti, un'eventuale autorizzazione alla commercializzazione, non potrebbe essere valutata con le procedure ordinarie dei novel food, ma dovrebbero essere applicate le stesse procedure previste per i medicinali, che necessitano di approfondite prove sperimentali. "La partita si gioca ora in Europa, dove sta crescendo un diverso atteggiamento verso l'agricoltura negli ultimi anni abbiamo subito proposte di normative tese quasi a criminalizzare l'agricoltura sotto il profilo ambientale, dando così un assist al cibo sintetico a scapito di quello frutto del lavoro di agricoltori, allevatori e pescatori – prosegue Salvan – e anche i colleghi europei stanno sollevando questo tema, manifestando contro politiche ambientali che gli stanno togliendo uno dei principali strumenti di lavoro come il gasolio agricolo, in nome di un ambientalismo ideologico che in Italia per fortuna non attecchisce. Coldiretti da anni osteggia queste proposte in tutte le sedi, bloccando queste proposte e dando anche soluzioni alternative, e si adopera affinché il prossimo parlamento europeo sia più attento alla salvaguardia dell'agricoltura".
"Gli agriturismi di Terranostra e i mercati di Campagna Amica, affiliati a Coldiretti, vi attendono per mostrarvi la potenzialità dell'enogastronomia locale – conclude Salvan, – è un nostro dovere continuare a sensibilizzare i consumatori e i cittadini su questo tema: noi continueremo a produrre cibo, in modo professionale, come sempre è stato fatto e a portare avanti la sapienza contadina, altro che cibo artificiale!".
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