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Trasporti

Quibus, anziani in difficoltà tra tecnologia e call center

L'assessore Milan risponde alle criticità segnalate dagli utenti

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ROVIGO - Bus a chiamata, il servizio funziona ma mette in difficoltà gli anziani. A confermarlo l’esperienza di alcuni utenti, over 65 con poca dimestichezza con la tecnologia che hanno dovuto chiedere aiuto a figli e nipoti. “Utilizzo il servizio per venire in centro - racconta la signora Paola di Buso -, ma se non avessi avuto il supporto di mio figlio non sarei riuscita a prenotare”. Per utilizzare ‘Quibus Rovigo’, infatti, è necessaria la prenotazione che può essere effettuata tramite app o numero gratuito.

“Il servizio sta funzionando ed è apprezzato dagli utenti - conferma l’assessore Mattia Milan -, dal suo avvio a fine dicembre sono state effettuate una 70ina di corse, il 94% prenotato tramite app con riscontro positivo e tempi rispettati di partenza e arrivo. Il restante 6% attraverso call center e qui, effettivamente, sono stati riscontrati problemi”. La prima chiamata al servizio, spiega Milan, è più lunga perché include la registrazione.

“L’utente, quindi, deve fornire una serie di dati e questo può risultare complesso - aggiunge -, siamo al lavoro con Bus Italia per migliorarlo”. Quanto alle modalità di prenotazione Milan precisa che possono essere effettuate fino a 15 minuti prima anche tramite telefono. Per gli anziani che non hanno l’app e non dispongono di persone che possono aiutarle il Comune, insieme a Bus Italia, sta valutando diverse opzioni.

“Come attivare il servizio nelle tabaccheria ed edicole, ma il dialogo è ancora aperto - precisa -, o sfruttando le palestre digitali dislocate nel territorio perché aiutino gli anziani”.

Per coloro che utilizzano spesso i mezzi di trasporto pubblico l’assessore spiega che con una telefonata è possibile prenotare più corse. “Cadenzate - conferma - sempre negli stessi orari, ad esempio, per più giorni ma con un’unica chiamata” . Il servizio è in fase sperimentale ma l’amministrazione comunale lo sta monitorando per verificare le criticità.

“Stiamo passando da una efficienza totale con bus che giravano vuoti, ad un servizio che risponde alle reali necessità del territorio -conclude -. Quibus presenta molti vantaggi perché non solo esce dal vincolo delle tratte tradizionali che seguiva in precedenza ma, grazie alla presenza di 6 minubus, riesce a garantire un servizio efficiente. I mezzi viaggiano con un algoritmo che mette a confronto le richieste, le zone da cui provengono e gli orari delle stesse, valutando quali sono ravvicinati per spedire un solo mezzo e quali invece necessitano di più bus. C’è ovviamente da migliorare e va testato, ci vuole tempo”.

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