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Riorganizzazione delle scuole, il no alle chiusure da parte del Pd

Bianchini (Pd) lancia un appello per chiedere un sistema verticale

Riorganizzazione delle scuole, il no alle chiusure da parte del Pd

Gilberto Bianchini

TRECENTA - Riorganizzazione delle scuole, arriva il no alle chiusure dei plessi da parte del Pd. A spiegare i rischi del nuovo piano di ridimensionamento è Gilberto Bianchini, referente del circolo Pd localeLa Giunta Regionale del Veneto, infatti,  ha recentemente approvato una Delibera che delinea le operazioni di dimensionamento della rete scolastica della regione, con particolare impatto sulla Provincia di Rovigo. Il piano, concentrato sull'accorpamento degli istituti per ridurre le dirigenze, solleva quindi preoccupazioni per possibili distorsioni e rischi significativi per l'organizzazione e la gestione delle scuole e dei servizi educativi.

"Questa logica programmatica porterà in breve tempo alla possibile chiusura dei plessi periferici presenti nei Comuni più piccoli, in nome di una carenza di risorse economiche e umane, perché i ministeri e il Governo, purtroppo, continuano a ragionare di scuola in termini esclusivamente numerici e di costi economici non supportabili dal Bilancio dello Stato, trascurando il valore che la scuola trasmette in termini educativi, culturali, sociali e di servizio soprattutto nei piccoli Comuni presenti nella nostra Provincia, come anche nelle realtà montane venete - sottolinea Bianchini -. Occorre bloccare il pericolo della soppressione dei plessi scolastici evitando anche la soluzione temporanea dell’accorpamento degli stessi ai plessi di dimensioni maggiori presenti nei Comuni limitrofi (vedi Trecenta con Badia Polesine) per poi arrivare al progressivo superamento delle classi con un numero ridotto di scolari e questo per esempio è il pericolo reale che molto probabilmente si troverà ad affrontare all’inizio del prossimo anno scolastico la classe prima della Scuola Primaria di Trecenta".

 Secondo Bianchini per evitare il pericolo occorre rivedere la scelta fatta con l’applicazione del Sistema Orizzontale per la riorganizzazione delle scuole nella nostra Provincia. "Mentre se fosse stato applicato in territori omogenei come l’Alto, il Medio e il Basso Polesine il Sistema Verticale cioè l’accorpamento fra scuole Superiori e Inferiori, anche Trecenta con la scuola superiore dell’Istituto “Bellini” avrebbe oggi garantita la presenza delle scuole dell’ Infanzia, della Primaria e della Secondaria di 1° grado - aggiunge -. Oggi di fronte alle scelte precedentemente fatte per la riorganizzazione delle Scuole della Provincia di Rovigo, tutta la classe Politica polesana, in primis i Sindaci, deve chiedere con forza alla Regione Veneto di applicare per nuove razionalizzazioni  il Sistema Verticale per salvare i plessi nei piccoli Comuni.

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