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Polo Natatorio

Chiusura Polo Natatorio : Dal contratto non valido alla necessità di manutenzione straordinaria

Le spiegazioni del sindaco Gaffeo e dell'assessore Milan

ROVIGO - Il Polo Natatorio di Rovigo chiuderà le sue porte a partire dal 31 gennaio 2024. La decisione è stata spiegata questa mattina dal sindaco Edoardo Gaffeo e dall'assessore allo Sport Mattia Milan durante una conferenza stampa, in cui sono stati discussi dettagli di questa scelta. La chiusura del Polo Natatorio è diventata inevitabile, come sottolineato dal sindaco Gaffeo, a causa della necessità sia di regolarizzare la gestione dell'impianto, che di eseguire interventi di manutenzione straordinaria. L'obiettivo è garantire la massima sicurezza per gli utenti durante l'utilizzo dell'impianto sportivo comunale. La questione, come sottolineato dal sindaco, è complessa non solo dal punto di vista della manutenzione fisica dell'impianto, ma anche da una prospettiva legale e contrattuale.

A fine 2021, il contratto di gestione di Rhodigium Nuoto è stato dichiarato non valido. Questo ha innescato una serie di tentativi di conciliazione tra l'amministrazione e il gestore per raggiungere un accordo sui canoni di affitto non versati, ammontanti a 2,5 milioni di euro, e per trovare una soluzione temporanea alla gestione. Nonostante la conciliazione sia risultata infruttuosa a fine 2022, l'amministrazione ha fissato come obiettivo la redazione di un nuovo bando di gara per affidare il Polo Natatorio a un nuovo gestore. Nel frattempo, un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) è stato avviato a seguito delle richieste del gestore, e il Comune ha iniziato a richiedere documenti per l'aggiornamento delle certificazioni impiantistiche. Il Comune ha considerato attendibili le certificazioni in proprio possesso, anche se alcuni cambiamenti effettuati dal gestore hanno richiesto aggiornamenti. Tuttavia, le richieste di documentazione supplementare sono rimaste senza risposta. Le tensioni sono aumentate quando Rhodigium Nuoto ha minacciato di restituire l'impianto, affermando che senza una regolarizzazione della sua posizione non sarebbe stato possibile ottenere i titoli autorizzativi per la gestione. La situazione è peggiorata a fine dicembre 2023, quando è stato segnalato uno stacco del rivestimento nella vasca Baldetti e problemi strutturali nella vasca "Tosi". Questi problemi, combinati con la mancanza di manutenzione ordinaria negli anni, hanno reso necessaria una chiusura immediata per interventi di manutenzione straordinaria. L'amministrazione ha deciso di comprimere i tempi di manutenzione straordinaria con l'espletamento della nuova gara di affidamento.

L'obiettivo è garantire un ritorno rapido e sicuro dell'impianto alla cittadinanza, mantenendo la qualità del servizio offerto.

“Ringrazio l'assessore Milan per il lavoro e la costanza con cui ha seguito la vicenda -ha affermato Gaffeo -. Ciò che sta succedendo non è la conseguenza di alcuna forzatura, casomai di motivi legati alla legittimità, ricordiamoci che siamo un'amministrazione pubblica ma non ci siamo mossi senza avvisare le nostre controparti nei tempi dovuti. Tutti i protagonisti sapevano esattamente cosa stava succedendo ed era necessario trovare una soluzione. Potevamo chiudere la piscina un anno e mezzo fa e tenerla chiusa per tutto questo tempo, abbiamo fatto il possibile per andare avanti ma abbiamo ritenuto non fosse più procrastinabile la situazione attuale, sia dal punto di vista della necessità di manutenzione straordinarie, sia dal punto di vista legale. Non era più possibile aspettare. Di conseguenza abbiamo costruito un'operazione in grado di ottimizzare al massimo i tempi di chiusura dell'impianto, sia per realizzare lavori di manutenzione straordinaria che saranno importanti, che per chiudere anche tutti gli aspetti amministrativi concessori, affinché l'impianto sia gestito in maniera trasparente. Una cosa è certa: l'amministrazione non ha perso tempo, abbiamo cercato soluzioni, abbiamo chiesto documentazioni, di sederci intorno ad un tavolo per trovare soluzioni su pregressi particolarmente importanti, nulla è stato possibile, pertanto non si poteva proseguire. Non abbiamo né dormito, né lesinato nel recuperare risorse economiche per manutenzioni ordinarie e straordinarie della piscina. Dato il pregresso, la situazione non consentiva di proseguire un rapporto con chi ha gestito la struttura. Da un lato abbiamo la responsabilità enorme di completare tutto nei tempi previsti, dall'altro siamo consapevoli dei disagi e su questo abbiamo fatto un lavoro importante di preparazione con chi frequenta la piscina. Stiamo cercando di ridurre al massimo qualsiasi disagio, confidando che a partire da aprile si possa riaprire un impianto a norma, risanificato, che non comporti pericoli per gli utenti e con una gestione finalmente a norma. Potevamo far finta che la questione potesse aspettare ma si tratta di serietà”.

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