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Il diario di Etty Hillesum emoziona il teatro di San Bortolo

Lo spettacolo domenica sera

ROVIGO - Le toccanti parole di Etty Hillesum riverberano nel teatro di San Bortolo. Domenica sera si è infatti tenuto lo spettacolo “Etty Hillesum - il cuore pensante della baracca” di Proposta Teatro Collettivo, dedicato alla memoria della giovane ragazza di cui ancora oggi si ricorda il diario che racconta non soltanto la sua esperienza di vita, ma anche il dramma della strage nazista che l’ha vista tra le vittime di Auschwitz, nonché il suo pensiero filosofico, esistenziale e spirituale. Un diario toccante, che esprime i sentimenti della protagonista, nella sua ricerca interiore e nell’animo buono che ha dimostrato di avere anche nei confronti dei carnefici.

Lo spettacolo è una produzione della compagnia Proposta teatro collettivo, ad opera di Giorgia Brandolese, protagonista della pièce stessa, che ha svolto un lavoro sul testo per sviscerarne alcuni dei tanti contenuti che vi si possono leggere. Ad accompagnarla, la fisarmonica di Biancamaria Spalmotto che, come un filo rosso, ha attraversato la cultura ebraica, dopo una filologica ricerca di canti e balli popolari tradizionali, dal tono malinconico, intrisi di una delicatezza che è la medesima espressa dalle parole di Etty Hillesum nel suo Diario. Non solo: durante la serata, si sono avvicendate anche le voci fuori campo di Marino Bellini e Paolo Zaffoni e i video che provengono dalle riprese del cimitero ebraico di via Stacche, per concessione della comunità ebraica.

“Abbiamo lasciato il campo cantando” è la frase contenuta nel bigliettino che Etty Hillesum ha buttato dal treno mentre si dirigeva verso il campo di sterminio insieme ad altre decine di migliaia di ebrei, a testimoniare la sua forza d’animo interiore, riassunta in una frase presente nel suo diario: “Sarò io il cuore pensante della baracca”. Per lei, l’aiuto per gli altri, oltre che la ricerca verso Dio, sono le chiavi per poter sopportare la vita, anche all’interno di un campo di concentramento. A concludere la serata, le parole di don Andrea Varliero, che ha portato i complimenti alla compagnia, dicendo: “Mai come ora abbiamo bisogno delle parole di Etty Hillesum, non solo perché in questo mese ricorre il ricordo del dramma della Shoah, ma anche per tutti quei conflitti che sono sotto i nostri occhi ogni giorno”.

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