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Trivelle, in scadenza il decreto legge sull'energia

Polesine No Trivelle il 3 febbraio in piazza per ribadire il proprio no

Trivelle, in scadenza il decreto legge sull'energia

ADRIA- La data del 26 gennaio 2024 segna la scadenza per la conversione in legge del Decreto Legge sull'energia, che include disposizioni sulle estrazioni di gas al largo del Delta del Po. Polesine No Trivelle ha ritenuto essenziale cercare di emendare il testo del decreto per rendere più difficile l'attività di prospezione ed estrazione nell'area deltina, che ha già subito danni significativi.

"Abbiamo chiesto al deputato Angelo Bonelli, con il quale abbiamo interlocuzione da diversi lustri, fin dai tempi della lotta al carbone Enel a Polesine Camerini, che già diversi mesi fa aveva fatto su nostra richiesta, un'interrogazione al Ministro Pichetto Fratin sullo stato dell'arte e dalla cui risposta abbiamo realizzato che il Governo era intenzionato a proseguire sulla via delle estrazioni, di presentare due emendamenti per modificare il suddetto decreto - spiega il gruppo -. Il primo è all'articolo 2 e chiede che sulle concessioni il parere della Regione Veneto, sentiti i tecnici incaricati della valutazione sui progetti, sia ostativo. Il secondo, all'art. 5, chiede sia prevista una congrua fidejussione finanziaria a copertura di possibili danni alle attività economiche (pesca, agricoltura e turismo) e all'aggravio dei costi di bonifica conseguenti ad ulteriore subsidenza indotta.
Questi emendamenti sarebbero proponibili soltanto nel caso in cui non venisse posta la fiducia sul voto e sarebbe auspicabile ottenessero il consenso e il voto trasversale da parte dei parlamentari veneti di ogni appartenenza nel segno di un'interesse superiore volto alla difesa del territorio e di un'area unica in Italia qual'é il Delta del Po. Noi, indipendentemente dall'esito della votazione, ma speriamo sia positivo, saremo con le Istituzioni regionali, provinciali e comunali, la società civile e le associazioni ambientaliste in piazza ad Adria il 3 febbraio per ribadire la nostra contrarietà alle trivelle. Invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro del proprio territorio ad unirsi alla manifestazione, apolitica e non violenta, per fare sentire forte la nostra voce e farla arrivare fino a Roma".
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