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Interviste

Il Pd di Rovigo pone condizioni per una coalizione di centrosinistra alle elezioni comunali

Basta errori e alleanze con la destra

ROVIGO - “Non commettere più gli errori commessi negli ultimi 5 anni e stop ad ogni alleanza con la lega in Provincia”. Le condizioni poste dal Pd di Rovigo per una coalizione di centrosinistra alle elezioni comunali sembrano tanto una pietra tombale sulla possibilità di riaprire il dialogo con il sindaco Gaffeo e le liste civiche che lo sostengono.

I vertici dem di Rovigo, c’erano il segretario Giacomo Prandini, la presidente del consiglio comunale Nadia Romeo e il capogruppo consiliare Nello Chendi, hanno annunciato il via della campagna elettorale con una campagna di ascolto e confronto di associazioni di categoria, gruppi di volontariato, singoli cittadini e partiti politici. “Oggi - ha detto Prandini - lanciamo anche il nuovo indirizzo mail a cui chiunque può scrivere per inviare consigli, idee e chiedere incontri, si chiama circolo.rovigo@pdpolesine.it”.

Prandini ha anche aggiunto che “ci si confronterà con chiunque voglia condividere con noi un percorso politico, mi riferisco alle associazioni, ai partiti non di destra, e quindi Socialisti, Italia Viva, Azione, M5S e associazioni civica. Prima ci si confronterà su idee e indirizzi politici, per definire un programma comune e solo a quel punto individuare il candidato sindaco e la formazione delle liste di candidati. Credo che entro la fine del mese potremo concludere questa prima fase”.

Ma è chiaro che il tema resta quello di definire i contorni della coalizione e soprattutto se il dialogo potrà partire anche con il sindaco Gaffeo, con il quale il Pd da tempo ha posizioni critiche. “Nessuna prelazione - scandisce Prandini - si parte tutti da zero. Ovviamente il confronto è aperto anche alle civiche di Gaffeo e al sindaco stesso, ci mancherebbe”.

“Però - precisano Romeo e Chendi - deve essere chiaro quale sia lo schieramento. Non ci possono essere alleanze di un tipo da una parte e di un altro dall’altra. La situazione della Provincia di Rovigo, ad esempio, non può continuare così. Si tratta di una pregiudiziale, o si sta nel centrosinistra, o si fanno alleanze con la Lega. La politica dei due forni non è accettabile, altrimenti sarebbe solo un voler ancorati a posizioni di potere. Se coalizione sarà stop all’alleanza con il centrodestra a palazzo Celio”. Romeo e Chendi hanno anche puntualizzato che “Non si dovranno più commettere gli errori fatti in questi ultimi anni. Il programma va scritto assieme, va portato avanti assieme e se si deve modificare in qualche punto lo si fa assieme. Il Pd non accetta uomini soli al comando. In tutto questo tempo siamo stati responsabili e leali. Se avevamo delle critiche le abbiamo sempre fatte alla luce del sole e mettendoci la faccia”.

E poi la sequenza di criticità che l’amministrazione a guida Gaffeo non ha risolto nonostante i pungoli del Pd: “Sul caso Iras sappiamo tutti come è andata e noi ci siamo sempre battuti per mantenere la casa di ripo pubblica, invece ora va verso la privatizzazione. Sul consumo di suolo avevamo una linea e ci siamo battuti contro alcune scelte della giunta. Sul tribunale avevamo ragione noi. E non dimentichiamo la nostra contrarietà all’accordo per la Provincia, alla situazione creata per As2. E per ultimo il caso piscina".

Le divisioni dentro al Pd? “Chi è iscritto al partito fa parte di questo partito e contribuisce a portare avanti questa linea. Ovvio che siamo aperti anche al dialogo con chi non fa più parte del partito ma si riconosce nel centrosinistra, il confronto è allargato a tutte le formazioni che non stanno con la destra”.

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