Cerca

Turismo

Turismo fluviale Polesano: arriva il progetto di valorizzazione

Il focus sui borghi fluviali delle terre tra l'Adige e il Po

Turismo fluviale Polesano: arriva il progetto di valorizzazione

ROVIGO - Nuovi importanti obiettivi per il turismo fluviale nella Provincia di Rovigo grazie al progetto "Valorizzazione dei borghi fluviali delle Terre tra l'Adige e il Po", che ha recentemente ottenuto un finanziamento significativo di quasi 800mila euro dal Ministero del Turismo. Il bando ha ottenuto il sesto posto a livello nazionale su 397 domande, confermandosi tra i pochi progetti ad essere finanziati.

"Un ottimo risultato che parla di una vincente strategia sinergica. L'attività di regia con la quale, come Provincia, ci stiamo proponendo in più ambiti, ha trovato l'entusiastica disponibilità dei comuni, a partire dal capofila Fratta - ha spiegato Enrico Ferrarese, Presidente della Provincia di Rovigo -. Con questo finanziamento, ottenuto grazie ad un ottimo piazzamento nel bando in questione, assumiamo una volta di più la consapevolezza del valore della nostra realtà e del grande potenziale su cui abbiamo da lavorare. Le azioni, come questa, che a più riprese stiamo intraprendendo con e per i Comuni si inseriscono, un passo dopo l'altro, in un percorso finalizzato a promuovere e a far riconoscere le nostre peculiarità. Fiumi, paesaggio, ambiente, intermodalità, storia, cultura e tradizioni sono alcuni degli elementi dominanti nella proposta che il Polesine deve, giorno dopo giorno, costruire per essere attrattivo. Lavorare assieme, creando relazioni positive con i soggetti attivi del nostro territorio come in questo caso, rappresenta la migliore delle carte che possiamo e dobbiamo giocare per uno sviluppo sostenibile, rispettoso della nostra terra e che sappia valorizzare la nostra comunità. In questo crediamo e, nella complessità di un tale processo, siamo consapevoli che questi non sono punti d'arrivo ma tappe che ci chiamano ad un impegno ancora maggiore per finalizzare al meglio ogni risorsa che saremo in grado di reperire. Infine, tengo a fare un ringraziamento a tutti i soggetti che stanno lavorando a questo progetto con una menzione particolare, per quanto riguarda la Provincia, alla dottoressa Verza e all'ufficio Politiche Comunitarie".

L'iniziativa, promossa dalla Provincia di Rovigo in collaborazione con gli enti locali del territorio, mira a promuovere reti tra le diverse realtà fluviali per sostenere il turismo ecosostenibile, con un focus sulla valorizzazione dell'intera area rivierasca che comprende diversi comuni, alcuni dei quali inseriti nelle riserve Mab Unesco del Po. "La partecipazione al bando indetto dal Ministero del Turismo è carico di numerosi aspetti positivi, dal ruolo fondamentale della Provincia quale promotrice dell'iniziativa e realizzatrice della progettazione, all'evidenza che solo con l'unione delle forze i nostri piccoli Comuni possono ottenere risultati positivi - così Alessandro Baldo, vicesindaco del Comune di Fratta Polesine -. Il fatto che un ingente contributo sia stato assegnato, non indica solamente che il progetto è stato valutato positivamente, ma che a livello ministeriale è stata riconosciuta in modo chiaro la potenzialità turistica del nostro territorio. La realizzazione del progetto ci darà sicuramente grandi soddisfazioni e molta visibilità, ma un primo importante risultato lo abbiamo già attenuto: acquisire una solida consapevolezza della nostra vocazione turistica".

Il progetto coinvolge i comuni di Fratta Polesine, Ariano nel Polesine, Arquà Polesine, Bergantino, Canda, Castelnovo Bariano, Crespino, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Gaiba, Loreo, Lusia, Melara, Pincara, Polesella, San Bellino e Stienta. La Provincia di Rovigo ha gestito la progettazione in collaborazione con altri partner, tra cui l'Ente Parco Delta del Po, l'Autorità Distrettuale di Bacino del Po, Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia, Fiab Rovigo - Amici della bici e Corte Spinata di Melara. "Un altro importante pezzo che va a comporre quel puzzle che è rappresentato dal turismo sostenibile - ha proseguito Moreno Gasparini, presidente dell'Ente Parco del Delta del Po veneto -. Quando si parla di navigabilità interna si parla infatti di turismo lento, di qualità, che rispetta l'ambiente e che va nel segno di quella 'destagionalizzazione' che per la nostra zona noi è fondamentale se vogliamo aumentare il numero di presenze ed essere in grado di fornire una proposta lungo tutto l'arco dell'anno. Le nostre 'autostrade dell'acqua' giovani in questo senso un ruolo decisivo per riuscire ad essere finalmente attrattivi anche oltre i mesi estivi e fornire un'alternativa di visitazione del territorio capace di andare oltre la fruizione delle nostre tante spiagge"

Il progetto rappresenta un'opportunità per il turismo fluviale polesano, inserendosi tra le mete più interessanti d'Europa. Con il fiume come elemento di connessione tra le amministrazioni rivierasche, il progetto mira a trasformare la zona tra l'Adige e il Po in un "museo a cielo aperto" esplorabile in barca e in bicicletta. "Il progetto rappresenta una meravigliosa opportunità per il territorio polesano, si tratta di un'iniziativa di grande valenza per lo sviluppo turistico del nostro territorio - ha detto Rudy Toninato, vicepresidente di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia-, caratterizzato da molte vie d'acqua e su cui si propone di ampliare la navigazione fluviale turistica, al momento molto attiva solo nel Delta del Po. Dobbiamo iniziare a considerare l'ambiente fluviale come una risorsa economica e a convincerci dell'eccezionalità del patrimonio che abbiamo a disposizione, può rappresentare per il turismo un elemento fondamentale per la crescita economica e sociale. Ora la sfida è mettere a sistema i percorsi ciclabili rendendoli fruibili e attraenti in un'ottica di intermodalità con l'acqua. Il progetto 'Navighiamo il museo diffuso dell'acqua' nel Canalbianco promosso da Assonautica, Provincia e molti Comuni che oggi rientrano in questo partenariato ha rappresentato un utile banco di prova, un esempio da seguire: per vincere bisogna fare squadra e unire le risorse".

Il Fissero-Tartaro Canalbianco, idrovia navigabile tra Mantova e la laguna di Venezia, insieme al fiume Po, è il fulcro di progetti intermodali di bike and boat. L'entroterra polesano conserva il suo fascino rurale, diventando un luogo di scoperte continue e suscitando un rinnovato interesse per la sua ricchezza di monumenti, ville, musei e altri tesori. "Questo è il 'Polesine 4.0', capace di superare i campanilismi tra Alto e Basso, finalmente c'è coesione geografica e culturale tra le varie parti del territorio - ha affermato il consigliere regionale Laura Cestari -: da San Basilio a Fratta la via ormai è tracciata, anche i vari bandi richiedono e prevedono che i Comuni non possano farcela se non facendo sistema. Per il resto grande merito alla Provincia per aver saputo intercettare quest'opportunità: le risorse esistono, basta esser in grado di coglierle, questa non è una terra dimenticata, basta soltanto crederci un po' di più. Questo nuovo percorso va poi di pari passo al progetto di legge regionale numero 151, di cui sono ideatrice e prima firmataria, che punta sul turismo fluviale, in particolare le infrastrutture e la promozione, e il cui iter vede già calendarizzato l'approdo in commissione il prossimo 7 febbraio".

Il progetto, che sarà presentato il 19 gennaio a Villa Badoer a Fratta Polesine, prevede interventi di riqualificazione infrastrutturale, eventi culturali, sportivi ed enogastronomici, e la promozione di nuovi itinerari ciclofluviali per favorire il turismo bike and boat nella regione. Un'enfasi particolare sarà posta sulla sicurezza dei percorsi, con la creazione di supporti informativi essenziali e nuovi servizi di accoglienza rispettosi dell'ambiente. "Come associazioni siamo ben limiti e molto orgogliosi di poter portare il nostro contributo di esperienza e passione al progetto - ha aggiunto Denis Maragno, presidente Fiab Rovigo, Amici della bicicletta -. Essere partner di un team tempo così allargato e diversificato rappresenta di certo una grande sfida ma anche il giusto punto di partenza per conseguire successo e risultati". 

Il progetto, con un budget totale di 883.300 euro, di cui 786.137 finanziati dal Ministero del Turismo, promette di segnare una svolta positiva per il turismo fluviale nella regione polesana, contribuendo alla sua valorizzazione e attrattività. "Altra importante opportunità colta dall'amministrazione provinciale di Rovigo e dai Comuni - ha concluso Valerio Bodo, imprenditore e titolare di Corte Spinata (Melara) -. Ritengo possa essere un'azione decisiva per conseguire gli obiettivi indicati, dove la collaborazione pubblico-privato consentirà di passare da una fase spontaneistica ad una più matura, consapevole, strutturata e collettiva, orientata dalle istituzioni sulla scia di altre best-practices presenti nel nostro laborioso ed intraprendente Veneto. Questa non vuole più esser solo una zona di 'terzisti' ma proiettarsi anche all'incremento della sua internazionalizzazione con la valorizzazione turistica di un territorio, e delle sue strutture ricettive, naturalmente e da sempre vocato alla mobilità/ospitalità anche ricordando orgogliosamente i propri figli emigrati con la promozione del 'turismo delle radici'".

"Un traguardo importante che aggiunge un ulteriore tassello all'azione di ricucitura e valorizzazione dei territori rivieraschi del Po - ha detto Alessandro Bratti, segretario generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po- . Grazie al lavoro di squadra in corso con i soggetti pubblici e privati interessati dal 'Grande Fiume', tornano l'attenzione e i conseguenti finanziamenti ad un'area strategica per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese, quale il fiume Po, in cui l'Autorità crede e continua ad investire. Un contesto fondamentale per attuare il piano di adattamento ai cambiamenti climatici, per riconoscere un'identità straordinaria con una vocazione turistica fluviale specifica, all'insegna dell'intermodalità, della cultura, del valore del paesaggio e del buon cibo. Questo progetto vede piena attinenza con il ruolo e le attività in corso all'interno dei riconoscimenti Mab dell'Unesco lungo il Po, ponendosi ad esempio in continuità con i nuovi finanziamenti ottenuti dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per il progetto 'Po Grande per i 7 Comuni del Polesine' all'interno della riserva 'Po Grande', rivolti proprio ad interventi di mitigazione e adattamento climatico attraverso la mobilità sostenibile". 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400