Verona, come si esce dalla zona retrocessione

Ottimo inizio di stagione, poi una lunga fila di risultati negativi, infine un pò di luce a metà tunnel. Il Verona ha rialzato la testa solo di recente, anche se non ha abbandonato la zona retrocessione, dov’è rimasta relegata per tutto il girone d’andata, complice anche la ripresa di squadre come Cagliari e Udinese. Il 2024 si apre con la posizione di Marco Baroni sempre in bilico e per uscire dalla zona calda sarà necessario puntellare il collettivo con il calciomercato di gennaio.

Stando al parere e alle quote della maggioranza dei siti scommesse presenti in questa selezione creata nel dettaglio da Superscommesse.it, leader nella comparazione nel mondo del betting, il Verona sarebbe una delle squadre più accreditate per rimanere coinvolta fino al termine della stagione nella lotta per non retrocedere, esattamente come successe lo scorso anno.

E per evitare l’epilogo dello scorso anno, che a dirla tutta si è concluso nel migliore dei modi con lo spareggio vinto a Reggio Emilia contro lo Spezia, il Verona dovrà rinforzare i reparti nevralgici e risolvere definitivamente la questione legata alla possibile cessione del club da parte di Setti, dopo il sequestro preventivo delle azioni di Star Ball nella società. Cessione che peraltro potrebbe mettere in stand by anche il lavoro di Sogliano, prezioso per uscire dalla zona retrocessione con innesti mirati. Ma il calciomercato in entrata è legato, come al solito, a quello in uscita e gli scaligeri hanno dovuto iniziare a fare anche cassa. Inoltre, sul piano tattico peseranno, e non poco, le cessioni eccellenti di Ngonge, Faraoni e Terracciano.

È già partito il valzer dei nomi sui possibili rinforzi gialloblu. In difesa piace Emanuele Valeri della Cremonese, ma il classe '98 sembrerebbe ad un passo dalla Lazio. Bonazzoli sembra intenzionato a tornare a Salerno prima della fine del prestito. Merito del rientrante Walter Sabatini come nuovo DS granata. In entrata il possibile arrivo di Milinkovic-Savic. 

Così parlava Marco Baroni nel post partita contro il Cagliari, quando ha evidenziato come il Verona potesse aver imboccato la strada della svolta, specialmente negli scontri diretti. “La squadra ora si è convinta che si può fare un calcio diverso rispetto a prima. Abbiamo dei margini di miglioramento sicuri, ma loro lo vogliono fare. Il campionato è difficile, ma diremo la nostra”. Da tenere in testa le parole di Sogliano che al termine del calciomercato estivo aveva già centrato la questione: “In generale credo che al Verona di oggi non debba mancare una sola cosa: la consapevolezza di dover lottare in ogni partita per raggiungere il nostro obiettivo, quello della salvezza. Noi siamo una squadra che in questa stagione dovrà affrontare un campionato molto difficile. Quest'anno anche le società neopromosse hanno potenzialità economiche importanti; ad oggi trovare tre squadre da mettere dietro di noi non è semplice”.

Per uscire dalla zona retrocessione serve soprattutto carattere, determinazione e consapevolezza. “Io sono preoccupato per la difficoltà del campionato che stiamo affrontando” - aveva dichiarato sempre Sogliano - “ma penso che la preoccupazione in generale debba farti correre di più in campo, non spaventarti. Bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare. L'abbiamo dimostrato l'anno scorso: la voglia e la volontà, la spinta dei tifosi ti aiutano. Dovremo cavalcare questo campionato con la stessa voglia dello scorso anno. Non dobbiamo cullarci in quello che siamo riusciti a fare la scorsa stagione”.