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Grande successo per lo spettacolo "Spegnere la luce" dedicato ai giovani

Tema centrale il ritiro sociale degli adolescenti

ROVIGO - Il Teatro Sociale ha ospitato ieri uno straordinario evento, confermandosi un grande successo sotto diversi aspetti. Lo spettacolo "Spegnere la luce", portato in scena dalla talentuosa Compagnia Fabula Saltica, con la regia di Claudio Ronda, non solo ha offerto uno spettacolo di alta qualità con eccellenti professionisti, ma ha anche raggiunto un traguardo significativo nell'interesse e nella partecipazione attiva dei giovani spettatori.

Lo spettacolo affronta un tema delicato e impegnativo: il ritiro sociale degli adolescenti. La sala gremita di studenti ha dimostrato che l'argomento è stato affrontato con coraggio e sincerità. "Spegnere la luce" ha aperto un percorso dedicato ai giovani, cercando di penetrare nelle loro menti, catturare la loro attenzione e coinvolgerli in un dialogo aperto e necessario.

La trama coraggiosa ha messo in scena il racconto di un eremita contemporaneo e di giovani che, per scelta consapevole, si autoescludono dalla società. Il messaggio centrale è stato quello di sottolineare che i giovani non sono mai soli e che c'è sempre la possibilità di chiedere aiuto. In un mondo in cui la luce sembra spegnersi, lo spettacolo ha cercato di guidare i giovani verso la consapevolezza, offrendo loro la certezza che ci sarà sempre qualcuno pronto ad ascoltarli e a mostrar loro la via verso la luce.

Claudio Ronda, coreografo e regista, ha spiegato che lo spettacolo è parte di un progetto più ampio volto ad analizzare il fenomeno del ritiro sociale dei giovani, coinvolgendo anche esperti nel processo. L'obiettivo è affrontare questa complessa realtà attraverso il linguaggio universale della danza e della musica, creando una connessione più profonda con il pubblico giovanile. Il successo dell'evento dimostra che questo obiettivo è stato raggiunto, trasmettendo un messaggio di ascolto autentico e offrendo nuove prospettive e valori ai giovani spettatori.

L'iniziativa è stata parte del programma TeatroRagazzi, curato da Milena Dolcetto, e ha coinvolto diverse scuole, tra cui Celio Roccati, l'Istituto di Agraria di Sant'Apollinare, il Polo Tecnico di Adria e le scuole De Amicis e Viola Marchesini.

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