VOCE
Interviste
26.01.2024 - 15:28
L'entrata dell'Iras, la grande casa di riposo di Rovigo
ROVIGO - La questione Iras continua a essere al centro di una vicenda politica che desta forte preoccupazione nella cittadinanza. Dopo anni di incontri e discussioni finalizzati a garantire la continuità dei servizi, la situazione ha subito una brusca inversione di tendenza questa settimana, mettendo a rischio il futuro della struttura. "Cisl Fp è fortemente preoccupata per quanto sta accadendo a livello politico in città - scrivono -, dopo anni di ragionamenti e incontri per unire le forze affinché si desse garanzia ai servizi di Iras, questa settimana ha lasciato il segno, in negativo. Dopo 8 anni la storia si ripete, durante il breve mandato del sindaco Bergamin arrivò il primo commissariamento regionale dell’Iras e a fine gennaio 2024 arrivano le dimissioni del sindaco Gaffeo che non vedono ancora risolte le questioni legate alla casa di riposo, anzi".
La presenza dell'avvocato Stella, nel suo secondo mandato dal 2022, sembra non aver portato i risultati sperati. La Casa Serena è chiusa da mesi, il personale a San Bortolo è incerto sul futuro e la prospettiva di una privatizzazione tramite gara pubblica di 12-15 anni si fa sempre più concreta.
L'incontro del 22 gennaio con il Commissario Tiziana Stella e le parti sindacali di Cgil, Cisl e Uil ha lasciato pochi dubbi: la strada intrapresa sembra condurre verso la privatizzazione attraverso una gara con una lunga durata, tanto che si parla di 12-15 anni. “Non è certo il destino che pensavamo potesse svilupparsi dopo le tante riunioni a cui abbiamo partecipato con le nostre delegate, le parti sindacali hanno in questi anni dato prova di essere un attore fondamentale per tenere e unire le oltre 150 lavoratrici di Iras affinché le parti tecniche e politiche potessero trovare una soluzione che andasse a garantire l’esistenza della casa di riposo e quindi anche il proprio lavoro – evidenzia Franco Maisto della Cisl Fp che continua – così non è stato, di fatto gli ultimi due anni sono stati un saliscendi di promesse, immaginari progetti di ristrutturazione di Casa Serena e di implementazione dei servizi con tanto di fondi Ater, soldi del Comune e quindi uniti con l’idea di un progetto che avesse il ruolo di rilancio del settore socio sanitario”.
Maisto sottolinea la delusione rispetto alle promesse non mantenute . Nonostante la costante presenza nei consigli comunali straordinari dedicati ad Iras, gli incontro in Regionale dall’Assessore Lanzarin a Venezia e la grande disponibilità offerta dalla Prefettura di Rovigo per incontrare tutte le parti, si è arrivati prima alla chiusura di una delle due strutture presenti in città, poi al voto contrario a luglio 2023 in Municipio per il versamento di circa 3,2 milioni di euro ed questa settimana alla presentazione di una molto prossima privatizzazione dell’intero ente tramite gara pubblica.
“Crediamo fortemente che, a fronte delle ultime vicende politiche che hanno visto le dimissioni del sindaco, sia più che auspicabile un ripensamento da parte della Regione del Veneto per quanto riguarda il piano di salvataggio di Iras. Sottolinea Franco Maisto della CISL FP – sappiamo che negli ultimi mesi c’è stato un importante lavoro da parte della commissaria per tenere in piedi i servizi, garantendone la qualità e quindi si è adoperata in ogni modo per non far spegnere la luce di speranza nelle lavoratrici vero cuore pulsante di tutto il mondo Iras – ora però, potrebbe esserci uno scenario diverso: il Tar ha dato ragione per un trasferimento a fare dell’Ente di circa 4 milioni di euro, e a giugno con il voto, potrebbe esserci una volontà politica diversa per cercare, unendo le forze di dare una svolta alla grave situazione finanziaria”.
Per il sindacato, la salvaguardia dei 300 posti letto e il miglioramento delle potenzialità dell'Iras passano attraverso il mantenimento dei servizi e dei contratti di lavoro pubblici. "Un passaggio o meglio il percorso previsto con la gara, dovrebbe subire uno stop almeno fino a giugno - sottolinea il sindacato -. Poi dopo il voto, possono essere fatti ragionamenti con prospettive migliori. Crediamo che la partita Iras vada giocata tra qualche mese, fermando quindi l’ipotesi di privatizzare e portando la scelta in mano alla nuova amministrazione comunale, di modo da portare il territorio a mantenere il valore accumulato in questi anni, grazie al sacrificio di ogni giorno garantisce servizi e continuità nell’assistenza agli anziani" - conclude Maisto.
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