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Parità di Genere: Le iniziative della Cisl Padova Rovigo

A parità di ore lavorate, le donne guadagnano meno degli uomini, con una differenza ancora più evidente nei ruoli dirigenziali

Parità di Genere: Le iniziative della Cisl Padova Rovigo

ROVIGO - Nella costante ricerca di promuovere la parità di genere e migliorare le condizioni lavorative delle donne, la Cisl Padova Rovigo si impegna attivamente nell'ambito del bando regionale "P.A.R.I. Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l'equilibrio di genere". Tale progetto, cofinanziato dal FSE+, mira a contrastare stereotipi e discriminazioni, favorendo l'occupazione femminile e una migliore conciliazione tra vita e lavoro.

In questo contesto, è previsto per oggi, venerdì 26 gennaio, un incontro sulla contrattazione di genere, indirizzato agli operatori sindacali. L'evento, organizzato dalla Cisl Padova Rovigo in collaborazione con Ascom Padova, ha l'obiettivo di favorire il miglioramento delle condizioni lavorative delle donne all'interno delle aziende. Durante l'incontro interverranno Lorenza Leonardi, che parlerà delle opportunità oltre le disuguaglianze, e Federica Castagnaro, che discuterà sulle strategie per realizzare tali opportunità.

Un ulteriore incentivo per le aziende ad adottare politiche favorevoli alla parità di genere è rappresentato dalla certificazione della parità di genere. Tale certificazione non solo migliora la reputazione dell'impresa, ma comporta una serie di vantaggi concreti. I requisiti per ottenere questa certificazione sono raggruppati in sei aree: cultura e strategia, governance, risorse umane, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità retributiva e tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Sempre nell'ambito del bando P.A.R.I., la Cisl Padova Rovigo ha organizzato, in collaborazione con Forema, un webinar che si terrà il 29 gennaio dalle 14 alle 16, rivolto agli interessati di Padova e provincia, e mercoledì 31 alla stessa ora, indirizzato soprattutto al pubblico polesano. Il seminario, dal titolo "Nuovi modelli di lavoro: relazioni alla pari", vedrà la partecipazione di Alessandra Bilò, che approfondirà il tema del linguaggio nei stereotipi di genere, e Marco Pinton, che discuterà sull'utilizzo responsabile della comunicazione di genere nei social media.

"La Cisl Padova Rovigo – commenta la segretaria territoriale Francesca Pizzo – è sensibile alle tematiche di genere e per questo si sta fortemente impegnando nelle attività progettuali previste dal bando Pari, in collaborazione con enti formativi sia della provincia di Padova che di Rovigo. Il tema della valorizzazione delle pari opportunità è centrale per lo sviluppo del nostro Paese, ancora molto carente nella gestione condivisa dei carichi di cura, che penalizzano ovviamente le donne, non facilitandone l'inserimento e la continuità lavorativa. Nel 2024 si concentreranno numerose azioni positive con l'obiettivo di dare una svolta a questo percorso, permettendo anche l'acquisizione di nuove competenze da parte delle donne, tarate sulle esigenze del mondo del lavoro, oltre che una maggiore autostima personale".

Le finalità del bando P.A.R.I. investono una serie di tematiche cruciali che richiedono interventi e modalità d'azione diverse. Il Global Gender Gap Report 2023, pubblicato dal World Economic Forum, indica che una vera parità di genere a livello globale potrebbe essere raggiunta solo nel 2154. L'Italia, nella classifica dei Paesi più "paritari", si colloca nella parte bassa e mostra una tendenza al peggioramento. In Veneto, nonostante un aumento del tasso di occupazione femminile dal 1993 al 2022, rimane ancora significativamente al di sotto di quello maschile. A livello territoriale, il divario occupazionale tra uomini e donne nel Polesine è aumentato nel 2023 rispetto all'anno precedente.

Nonostante l'aumento dell'impiego lavorativo femminile, persiste una disuguaglianza nella distribuzione dei compiti domestici, con le donne che continuano a svolgere la maggior parte delle incombenze familiari. Il part-time, diffuso come strumento per gestire meglio la vita lavorativa, è utilizzato principalmente dalle donne, influenzando il divario retributivo. Anche a parità di ore lavorate, le donne guadagnano meno degli uomini, con una differenza ancora più evidente nei ruoli dirigenziali.

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