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viabilità
03.02.2024 - 16:52
ROVIGO - L'Automobile Club di Rovigo ha recentemente espresso il suo punto di vista su due temi cruciali che sono al centro dell'attenzione pubblica: l'eventuale estensione delle "zone 30 km/h" nelle aree cittadine e la polemica riguardante la rimozione degli autovelox. "L’estensione delle aree cittadine soggette a velocità ridotta, all’intero centro, noi la riterremo una scelta non congrua e men che meno, se addirittura la si estendesse a tutto il territorio comunale, come sentiamo parlare in questi giorni - ha commentato il presidente Antonio Biasin -. Ritengo che le aree a 30 km/h siano ragionevoli in determinate zone, dove la tutela dell’utente debole della strada, meriti una particolare e giusta attenzione, quale in prossimità di aree pedonalizzate, attraversamento delle piste ciclabili principali, delle scuole, ospedali, ecc.. Per tutto il resto il limite dei 50 all’ora, con i dovuti controlli del caso, per ottenerne il rispetto, è una velocità ragionevole, sia per evitare congestioni del traffico, che avere un livello di sicurezza stradale adeguato. Diverso ancora, dove è consentito dalle condizioni stradali, nelle strade cittadine ad alta percorrenza: in questi casi vanno mantenuti, verificandoli, le assegnazioni di limiti più elevati. Anche i dossi vanno usati con i necessari criteri”.
Più opportuno, secondo Biasin, mappare correttamente le strade cittadine "per assegnare corretti limiti di velocità, evitando passaggi continui degli stessi in brevi tratti di strada, condizione che favorisce la difficoltà del loro rispetto da parte degli automobilisti. Mi preme ricordare a noi tutti che un automobilista è anche, ovviamente in circostanze diverse, pedone e magari anche ciclista, o motociclista, pertanto, una corretta e continua attività di sensibilizzazione, se non educativa, in ambito stradale, va svolta da parte di tutti coloro che si occupano di ciò, non solo a scuola, con fondi adeguati per tale formazione. Noi cerchiamo di fare la nostra, specie a scuola e con gli studenti prossimi alla patente o neopatentati, con teoria e pratica del metodo ACI.”
Riguardo agli autovelox, Biasin ha sottolineato la posizione dell'Automobile Club di Rovigo. "Sulla questione autovelox, riteniamo che non possano essere un buon modo di fare cassa per i comuni. In più di qualche circostanza, pare quasi che, come all’epoca delle signorie, c’erano i caselli per i dazi, ora vi siano questi occhi elettronici a vessare gli automobilisti (anche se, purtroppo, costoro non rispettano le regole, seppur, di solito, di poco oltre il limite). Ben venga il loro utilizzo per la sicurezza stradale, ovvero nei punti più pericolosi della rete viaria (pericolosità che va risolta da parte degli enti proprietari della strada) e che gli introiti derivanti, siano poi effettivamente assegnati, dai comuni, alla sicurezza e all’educazione stradale. Anche qui, su strade urbane o extraurbane, non è infrequente imbattersi in variazioni continue del limite di velocità che creano confusione e il dubbio di essere in regola o meno. Capita poi, non di rado, che in prossimità e presso l’autovelox - su palo o “gabbiotto” non cambia - la velocità consentita sia sconosciuta! Dunque, frenate improvvise, con i conseguenti rischi di incidente, condizione che si voleva evitare proprio con l’autovelox. Sembrano poi proliferare dubbi rilevatori di velocità sulle strade. Anche la cartellonistica di avviso rilevazione forse merita un’attenta revisione.“
Infine, sempre il Presidente Biasin: “Una maggiore presenza della Polizia Locale e delle altre forze di presidio, anche senza rilevatori di velocità, sarebbero un ottimo deterrente per il rispetto del Codice della Strada da parte di tutti, sia in città, anche nelle aree più sensibili, dei 30 all’ora che nei punti pericolosi della viabilità. Un appello affinché i punti pericolosi stradali, siano risolti con gli interventi tecnici necessari da parte degli enti proprietari delle strade con investimenti ad hoc risolutivi. Non più strade pericolose!”
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