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Fiera Agricola Verona: Innovazioni e accordi strategici per il futuro dell'agricoltura

Oltre 800 le aziende presenti, provenienti da 20 paesi

ROVIGO - La terza giornata della 116ª edizione della Fiera Agricola di Verona ha attirato un pubblico diversificato, da addetti ai lavori a curiosi appassionati, che hanno affollato gli 11 padiglioni.

L'evento ha offerto uno sguardo approfondito sulla diversità di macchinari agricoli sempre più orientati alla sostenibilità, riflettendo un settore agricolo impegnato nell'innovazione e nella responsabilità ambientale. Con 820 aziende provenienti da 20 Paesi, la fiera ha fornito un'occasione per valutare lo stato dell'agricoltura italiana e stringere nuovi accordi. Tra i momenti salienti, la firma di un accordo quadro sulle piccole produzioni venete, sottolineando la necessità di un nuovo quadro normativo per le produzioni d'eccellenza. Un focus particolare è stato rivolto all'azienda agricola Forte, una delle poche imprese della Provincia di Rovigo presente alla fiera.

Luigi Forte, rappresentante dell'azienda, ha sottolineato l'importanza della partecipazione e come affronteranno le nuove sfide: "Siamo imprenditori agricoli dedicati alla coltivazione e trasformazione dell'erba medica in un prodotto di eccellenza. Partecipiamo regolarmente a fiere agricole per condividere la storia dietro le piante che coltiviamo, trasformando la materia prima in cibo per animali, cibo per l'uomo e contribuendo al benessere del pianeta. La nostra attività si svolge in un territorio magico, un patrimonio dell'Unesco e parco regionale del delta del Po, caratterizzato da una biodiversità unica e sostenibilità certificata. La nostra missione è coniugare tradizione e innovazione, promuovendo un'agricoltura di qualità che rispetti la Terra, preservi il nostro patrimonio e offra prodotti benefici per la salute e il benessere globale". La tecnologia è stata protagonista, con l'introduzione di modelli innovativi di robot nel settore primario, tra cui droni per l'irrorazione degli antiparassitari, sistemi di irrigazione intelligenti e robot. Anche l'Università di Verona ha presentato un prototipo di drone per i trattamenti insetticidi contro la mosca dell'Ulivo.

"Abbiamo testato questo drone in un Oliveto nel veronese - ha dichiarato un ricercatore dell'Università -. Con questo strumento possiamo trattare circa un ettaro di Oliveto miscelando estratto di zucca insieme a un insetticida biologico come lo spinosad". La speranza è che questi progressi accelerino la transizione verso un'agricoltura più efficiente, sostenibile e sicura, riducendo la dipendenza dalla manodopera tradizionale.

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