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Interviste

Il Polesine degli Ultimi 20 Anni: Occasioni centrate o occasioni perse?

Una tavola rotonda a Polesella per discuterne

POLESELLA - Venerdì 16, nella sala consigliare del municipio di Polesella, si è tenuta una tavola rotonda dedicata a riflettere sugli ultimi vent'anni di storia polesana. L'evento, intitolato "Polesine 2002-2022: una stagione di occasioni prese o di occasioni perse?", ha visto la partecipazione di diversi protagonisti della politica locale.

La serata ha avuto inizio con l'intervento di Maura Veronese, già sindaco di Porto Viro, che ha sottolineato le difficoltà degli ultimi anni nel cogliere appieno le opportunità messe in campo. Ha evidenziato la lentezza burocratica che rende ancora più complessi i processi in un territorio caratterizzato da una forte frammentazione territoriale.

Piergiorgio Cortelazzo, onorevole e coordinatore provinciale di Forza Italia, ha raccontato aneddoti ed esperienze personali, mettendo in luce come il Polesine, pur avendo grandi potenzialità, sia impoverito dalla forte frammentazione politica e istituzionale.

Diego Crivellari, presidente del CUR, ha espresso rammarico per la crisi dei partiti, che ha portato a un civismo interessante ma incapace di sostituire il valore della militanza e della capacità elaborativa proprie delle organizzazioni politiche.

Renzo Marangon, già assessore e consigliere regionale, ha elencato opere non realizzate o incompiute che hanno caratterizzato la stagione polesana, tra cui la mancata realizzazione della Nogara Mare, il passante nord ovest di Rovigo e la chiusura del Consvipo.

Graziano Azzalin, già consigliere regionale e vicepresidente della Provincia, ha evidenziato le difficoltà legate all'instabilità politica del capoluogo e l'assenza di organismi di coordinamento e di traino.

Antonio Bombonato, vicepresidente di Acquevenete, ha affrontato le difficoltà legate ai processi di aggregazione, concentrandosi sull'esperienza dei 35.

Leonardo Raito, sindaco di Polesella e autore del libro che ha ispirato l'evento, ha concluso la serata accogliendo le domande del pubblico e aprendosi alla possibilità di organizzare ulteriori occasioni di confronto sul territorio. Tra i temi emersi, servizi pubblici essenziali, istruzione, terminal gasiero e la mancata riconversione della centrale Enel di Polesine Camerini.

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