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Dai Consorzi di bonifica <br/> netto 'No' alle trivellazioni

Taglio di Po

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Presa di posizione dei Consorzi di bonifica Delta del Po e Adige Po in merito alle trivellazione in Basso Polesine.
TAGLIO DI PO - Netta presa di posizione dei consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica Delta del Po e Adige Po contro l’ipotesi di sfruttamento di giacimenti di metano sia nel mare Adriatico, sia in terra ferma.

Il parere, motivato e circostanziato, porta la firma dei presidenti dei due enti, Adriano Tugnolo e Mauro Visentin, e suona come un appello alla mobilitazione di tutte le istanze del territorio polesano. I cda dei consorzi invitano, infatti, le istituzioni, le associazioni e tutti i cittadini a sostenere la “contrarietà a un progetto di sfruttamento che comporterebbe benefici economici a pochi imprenditori, ma andrebbe a minare la sicurezza idraulica dei territori, aumentandone enormemente i costi di gestione e, in alcuni casi, abbandonare tali aree con le evidenti conseguenze sociali ed ambientali connesse”.

Nella premessa del documento viene ricordato il decreto ministeriale “Progetto di sviluppo Alto Adriatico” del dicembre 1999 con cui il ministero dell’ambiente aveva vietato l’attività di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi entro 12 miglia nautiche dalla linea di costa del tratto di mare compreso tra il parallelo passante per la foce del fiume Tagliamento e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po. Troppo forte, infatti, il rischio che la subsidenza, causata dalle estrazioni di idrocarburi, mettesse a repentaglio la sicurezza idraulica delle aree urbane e agricole con cedimenti delle arginature a mare e dei tratti terminali dei fiumi e con abbassamenti ulteriori del territorio.
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