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Il sindaco Vitale vittima di stalking <br/> da parte di due coniugi per i sussidi

Rosolina

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Il sindaco di Rosolina Franco Vitale e un funzionario del comune bersaglio di stalking da parte di due rosolinesi che chiedevano assistenza ai servizi sociali in modo pressante.
ROSOLINA - Avevano reso impossibile la vita “istituzionale” sia al sindaco di Rosolina Franco Vitale che al funzionario dei Servizi Sociali di Rosolina.
Telefonate, continui appostamenti e minacce per avere ulteriori sussidi sociali.
Alla fine di un’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Rosolina, due coniugi residenti in paese - una donna di 35 anni e un uomo di 62 anni - sono stati denunciati per stalking “istituzionale” e colpiti dal divieto di avvicinamento e di comunicazione con i rappresentanti del Comune di Rosolina.

I due conviventi, convinti che insistendo avrebbero potuto ottenere di più dal servizio di assistenza sociale del Comune, per mesi hanno “puntato”, in un crescendo in cui non è stata risparmiata nemmeno la violenza, sia il sindaco che il funzionario.

Alla fine il primo cittadino, esasperato, e anche intimorito per la propria incolumità personale, si è rivolto alla stazione locale dei carabinieri per segnalare il fatto e per chiedere come uscirne fuori.

Subito si è attivato il comando della compagnia di Adria, diretto dal capitano Davide Papasodaro, che con i suoi uomini ha condotto le indagini, guidate dalla Procura di Rovigo e ha formulato l’ipotesi di reato di stalking.
Tra i fatti contestati, appunto, richieste continue, telefonate moleste, minacce, ingiurie e tentativi di aggressione fisica.

Registrati anche danni a veicoli parcheggiati vicini al comune. Nelle settimane scorse, quindi, il giudice per le indagini preliminari Alessandra Martinelli ha determinato la misura coercitiva del divieto di avvicinamento e di comunicazione.
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