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Bovini dopati, quattro condanne <br/> per le carni contraffatte

Tribunale

47061

Il tribunale di Rovigo

Assolto Claudio Anali dall'accusa di sofisticazione di alimenti. Prescrizione per Nicola Tiengo
Si è conclusa con sequela di condanne, un'assoluzione e una prescrizione il processo sui bovini dopati in Polesine. La maxi-inchiesta riguarda i trattamenti illeciti sulla carne che era destinata all'alimentazione. L'accusa era quella di aver sottoposto a trattamenti illeciti bovini di allevamenti del Delta polesano, ma anche del Delta Ferrarese e della Bassa Padovana. Sostanze dopanti sulle carni destinate al consumo umano. A processo sono finiti Claudio Anali, 60 anni, di Monselice; Matteo Braga, 43 anni, di Porto Tolle; Roberto Crepaldi, 54 anni, di Adria; Massimo Oliviero, 42 anni di Ariano nel Polesine; Roberto Scarparo, 52 anni, di Adria; Nicola Tiengo, 53 anni, di Porto Viro. Mercoledì 17 febbraio la sentenza del giudice: 4 anni a Roberto Crepaldi, 3 anni e 3 mesi a Roberto Scarparo, 2 anni e 6 mesi a Matteo Braga, 2 anni a Massimo Oliviero, assoluzione dal reato di sofisticazione e contraffazione di alimenti per Claudio Anali, proscioglimento dal reato di peculato per intervenuta prescrizione per Nicola Tiengo.

Il servizio completo in edicola nella Voce di giovedì 18 febbraio
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