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Sberle e sculacciate in classe, la maestra davanti al giudice

Tribunale

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Maltrattamenti

Una maestra di sostegno di Porto Tolle a processo per aver picchiato una allieva in seconda elementare. Ecco cosa ha riferito la psicologa.
Sculacciate davanti ai compagni di scuola, sberle sulle mani e urla in classe come “metodo correttivo”. E in un caso anche un ceffone sulla nuca. Una maestra di sostegno dell’istituto comprensivo di Porto Tolle è a processo per “abuso dei metodi di correzione o di disciplina” in seconda elementare.



In aula, davanti al giudice Silvia Varotto, ha parlato la psicologa della bambina spiegando di aver lavorato sul fatto che la madre della piccola le aveva riferito che faceva fatica a portarla a scuola. La piccola, a modo suo, avrebbe fatto capire alla madre che veniva picchiata.




Il servizio sulla voce di Rovigo di martedì 5 luglio.
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