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Blitz anti-abusivi, sequestrati un centinaio di "tarocchi"

Carabinieri

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Blitz contro i venditori abusivi in spiaggia. Non solo senegalesi. C'era anche un italiano.
Ennesimo blitz antiabusivismo dei Carabinieri sulle spiagge ed il lungomare. Sequestrati circa un centinaio di prodotti commerciali e partite sanzioni pecuniarie per oltre 20.000 euro. Scattata anche una denuncia penale per ricettazione e contraffazione.



Denunciato uno straniero trovato in possesso di occhiali "tarocchi" di note aziende di marca straniere e fermati quattro ambulanti abusivi, tra cui anche un italiano. Tra la merce sequestrata anche profumi di bassa qualità.



Dalla mattina alla sera, sono scattati a ripetizione i controlli antiabusivismo dei Carabinieri della Stazione Temporanea di Rosolina Mare sulle spiagge e sul lungomare. E’ così arrivata la prima denuncia penale per ricettazione e contraffazione di prodotti commerciali contestata in particolare ad un 52enne senegalese, residente in provincia di Brescia, trovato in possesso di circa 20 occhiali da sole riproducenti fraudolentemente note griffe straniere.



Sono stati poi segnalati amministrativamente altri tre stranieri, sempre di origine senegalese, uno dei quali irregolare sul territorio nazionale e per questo denunciato a piede libero per il reato di clandestinità, trovati invece in possesso di articoli vari (teli da mare, occhiali, borselli, etc.), un centinaio circa in tutto, senza essere in possesso della prescritta autorizzazione amministrativa.



In totale oltre 15.000 euro le sanzioni amministrative pecuniarie irrogate nei loro confronti. Per la prima volta in assoluto, infine, è stato fermato nei pressi di uno stabilimento balneare un 20enne di origine napoletana trovato invece in possesso di 14 confezioni di liquido profumato, una sorta di riproduzione di cattiva qualità di profumi comunemente in commercio, il tutto sempre senza autorizzazione amministrativa.



Anche in questo caso è scattato il sequestro della merce e la contestazione di una sanzione pecuniaria di oltre 5.000 euro. Data la particolarità del prodotto commerciale recuperato verranno altresì svolti accertamenti tecnici per valutare un’eventuale tossicità di tale prodotto cosmetico, potenzialmente a rischio per la salute pubblica, data la sospetta provenienza.

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