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"Non l'ho visto, sono affranto"

Porto Tolle, interrogato il 49enne che ha investito Francesco Bellan

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Il tribunale di Rovigo

“Non l’ho visto, me lo sono ritrovato davanti”. Sono le parole del 49enne di Porto Tolle, accusato di omicidio stradale, dopo l’incidente in cui ha travolto e ucciso il 16enne Francesco Bellan.
Non l’ho visto, me lo sono ritrovato davanti”. Sono le parole del 49enne di Porto Tolle, accusato di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso, dopo l’incidente in cui è morto il giovanissimo Francesco Bellan, 16 anni, investito dalla Peugeot 207, mentre era a bordo del suo scooter.



L’investitore, che di lavoro fa l’autista, è stato interrogato questa mattina (martedì 4 ottobre) dal giudice per le indagini preliminari ed è apparso affranto. Ha risposto a tutte le domande che gli sono state fatte, piangendo.



Ha spiegato che, dopo lo schianto di sabato sera, è sceso dall’auto e, resosi conto di quello che era successo, è andato sotto choc. Ha vagato nei campi vicini al luogo dello schianto, per poi andare a casa, lasciando lì l’auto.



L’uomo è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri all’alba di domenica mattina. Per la convalida dell'arresto bisognerà attendere domani (mercoledì 5 ottobre).



L'articolo sulla Voce di Rovigo di mercoledì 5 ottobre.
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