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Si inventa la violenza sessuale, condannata giovane medico

Albarella

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Una ragazza di 28 anni, laureata in medicina, aveva inventato una violenza sessuale per vendicarsi del suo istruttore di ippica ad Albarella. E' stata condannata a 16 mesi di reclusione per calunnia.
Aveva denunciato per violenza sessuale il proprio istruttore di equitazione e lo aveva fatto finire a processo a Rovigo. E' stata inchiodata dai suoi stessi sms d'amore e condannata per calunnia una vicentina, medico di 28 anni.



A incastrare la 28enne di Cogollo del Cengio (Vicenza), che aveva raccontato di essere stata violentata durante i giorni di un concorso ippico ad Albarella, decine di sms mandati all'istruttore di equitazione e prodotti nel processo.



Mi mancano i tuoi abbracci”, “Ciao tesoro, ti voglio bene”, scriveva la donna che poi - forse per vendicarsi - ha denunciato il suo amante di violenza sessuale e stalking.



I fatti in questione risalgono al 2010.Durante il processo, che fu celebrato a Rovigo a porte chiuse, emersero lacune che hanno confermato la richiesta del pm, cioè quella dell’archiviazione. Per questo il tribunale di Rovigo decise di assolvere l’istruttore di equitazione, perché il fatto non sussiste, e di trasmettere gli atti in procura della Repubblica.



Ieri il giudice per l’udienza preliminare di Vicenza Massimo Gerace l’ha riconosciuta colpevole di calunnia mentre l'ha assolta per la falsa testimonianza. La ragazza è stata condannata con rito abbreviato a 16 mesi di reclusione, con pena sospesa. La donna aveva risarcito il calunniato.



Il servizio sulla Voce di Rovigo di domani 4 dicembre
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