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Materassi lungo l'Adige, l'indignazione di un cittadino

Degrado ambientale

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A Cavanella d'Adige, a due passi da Rosolina, l'argine rischia di trasformarsi in una discarica. La protesta di un residente che esorta cittadini e istituzioni al rispetto e alla tutela del territorio.
Un’oasi naturalistica rischia di trasformarsi in un deposito di rifiuti: è questa la situazione di Cavanella d’Adige, una piccola frazione di Chioggia a due passi da Rosolina che ospita una ricca varietà di uccelli, dagli aironi ai cormorani, senza dimenticare cigni e rapaci.



Su questo paradiso verde incombe però una minaccia: l’abbandono di rifiuti lungo l’argine del fiume, una presenza che deturpa la bellezza del territorio. “Recentemente tra l'immondizia ‘classica’ formata da sacchi di plastica – denuncia sarcastico un residente - hanno fatto capolino anche i materassi, che fanno bella mostra sull'argine e che aspettano di ‘fiorire’ con l'imminente arrivo della primavera”.



L’indignazione del cittadino, però, è rivolta non soltanto a chi deturpa la bellezza del territorio, ma anche a chi non se ne prende cura a dovere. I bersagli della lamentela sarebbero il Genio civile, il Consorzio di bonifica e i Comuni, a cui il residente rimprovera di non riuscire a coordinarsi in maniera sinergica per un’efficace gestione degli argini.



“E non parlo solo di rifiuti ma anche di sfalcio dell'erba – afferma il residente - che in estate trasforma gli argini in un ammasso di sterpaglia alta, rendendo pericolosa la viabilità stradale a causa della scarsa visibilità”.



La sua, insomma, è un’esortazione rivolta tanto ai cittadini quanto agli amministratori pubblici ad avere più a cuore la salute e la vivibilità del territorio.


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