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Rimborsi milionari, l'Aia vince i ricorsi e si salva

Adria

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La Cassazione ha respinto la richiesta avanzata da due proprietari per il Pip. Soddisfatto il presidente del consorzio Vitale.
Rimossa la spada di Damocle che da anni pesava sul consorzio Aia: la Corte di Cassazione ha emesso due sentenze che respingono entrambi i ricorsi proposti da due proprietari di terreni ricadenti nell'ambito del perimetro del Piano per gli investimenti produttivi (Pip) dell'Aia,



Uno dei due proprietari aveva formulato richiesta di quasi due milioni ritenuta di giustizia con gli interessi e la rivalutazione monetaria dalla domanda; l'altro aveva chiesto un indennizzo per circa 94mila euro. Adesso ciascuno dei ricorrenti dovrà pagare 7.200 euro per spese processuali.



Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consorzio tra comuni, il sindaco di Rosolina Franco Vitale: "Si discuteva di rilevanti somme. Ma sono soddisfatto anche perché c'è pendente un'altra causa, ed è da ritenere che varranno i principi di diritto affermati dalla Corte di Cassazione".



Il servizio completo sulla Voce in edicola sabato 25 febbraio.
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