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Pescatori di frodo beccati dalla finanza, avevano 130 chili di vongole

Il sequestro

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Nella notte tra sabato e domenica, sul Po di Levante alcuni predoni stavano pescando in una zona vietata. Sotto sequestro le due imbarcazioni, il pescato e l'attrezzatura. Dovranno pagare una multa salata.
Pescatori di frodo beccati dalla Guardia di Finanza. Nella notte tra sabato e domenica avevano fatto incetta di vongole veraci nel Po di Levante, in una zona in cui la pesca è vietata.



Ad accorgersi della presenza dei predoni del fiume è stato un militare in appostamento sull'argine sinistro del Po, che li ha beccati con le mani nel sacco, anzi...nelle reti, e ha subito avvertito le Fiamme Gialle di Porto levante.



I finanzieri, intervenuti sul posto, hanno sequestrato le due imbarcazioni usate dai pescatori e circa 130 chili di vongole veraci, contestando inoltre la mancanza sia della scritta identificativa sulle barche, sia dei documenti di bordo.



I predoni, insomma, pensavano di tornare a casa con un bottino che avrebbe fruttato loro un bel po' di soldi, invece, oltre ad affrontare i guai giudiziari e a rinunciare a imbarcazioni e attrezzatura, dovranno sganciare una bella cifra. In questi casi, infatti, la sanzione prevista dalla legge va da un minimo di mille a un massimo di seimila euro.


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