Corpo nel Po, serve l’esame del dna

Dopo il riconoscimento effettuato oggi, non ci sono certezze assolute sull’identità del cadavere dell’anziano riaffiorato sul Po.



Ma c’è un’alta compatibilità, ovvero al 90% dovrebbe trattarsi di Romano Poltronieri, 76 anni, scomparso da Ostiglia. A questo punto, sarà necessario fare l’esame del dna.



Erano stati i pescatori a notare il corpo sul fiume Po, nella tarda mattinata di martedì. Intorno alle 13 avevano lanciato l’allarme per un uomo morto nel Grande fiume, tra Corbola e Bottrighe.



Dapprima i vigili del fuoco partiti da Adria non erano riusciti a visualizzare il cadavere, che era sparito nuovamente, portato via dalle correnti del fiume. Poi un elicottero e un gommone in aiuto dei soccorritori, avevano permesso di riportare in riva l’uomo.



L’uomo era in avanzato stato di decomposizione: per capire l’identità della persona ritrovata, i carabinieri della compagnia di Adria avevano avviato le indagini.



L’anziano era stato trovato con scarpe e maglietta, mentre era senza documenti. All’apparenza tra i 65 e i 70 anni, ma potrebbe anche averne di meno.



I carabinieri di Adria si erano messi in contatto con quelli di Mantova, e avevano ottenuto la denuncia di scomparsa e i documenti, oltre alla descrizione dei vestiti, di un uomo anziano che era scomparso da un paese del Mantovano. Ad Ostiglia, infatti, sabato scorso era stata denunciata la scomparsa di un anziano, Romano Poltronieri, 76 anni, sposato con due figli.



Solo l’esame del dna, a questo punto, potrà dire con esattezza se il cadavere ritrovato tra Corbola e Bottrighe corrisponde alla persona scomparsa e che i familiari stanno cercando.




Il servizio sulla Voce del 25 maggio