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Grandine e temporali: la Regione dichiara la "Stato di crisi" nel Delta

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L'atto è stato firmato dal governatore Zaia: permette di attivare la Protezione civile e di dare il via alla conta dei danni. Particolarmente colpiti turismo e agricoltura.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato il decreto che dichiara lo “stato di crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate nella giornata di ieri (domenica 25 giugno) e che hanno provocato criticità nei territori dei Comuni di Taglio di Po, Loreo, Rosolina e Porto Viro in provincia di Rovigo, oltre che a Chioggia.



Altre aree coinvolte sono nelle province di Treviso e Verona.



La dichiarazione di “stato di crisi” consente l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza e la possibilità di ricorrere, se necessario, alle risorse del “Fondo regionale di Protezione civile” per gli interventi più urgenti.



Il provvedimento è suscettibile di integrazioni qualora altri enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali.



La Regione si riserva di trasmettere questo decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “stato di emergenza”.



E anche Coldiretti regionale ha fatto una prima stima dei danni: in Veneto si parla di circa due milioni di euro con perdite di raccolto per seminativi, ortaggi e frutteti che vanno dal 10% fino ad un massimo del 90%. I danni maggiori da questo punto di vista si sono verificati nel trevigiano.
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