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Sede Pd a Scardovari, la bufera non si placa

Porto Tolle

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Un momento dell'inaugurazione della sede Pd a Scardovari

Sede Pd a Scardovari, la bufera non si placa. Il consigliere di opposizione attacca il segretario dem Massimino Zaninello. Raffaele Crepaldi: “Dove accade che le associazioni si riuniscono dove c’è un partito?”.
Non si placa la polemica sulla nuova sede del Pd di Scardovari. Dopo l’interrogazione da parte dei tre consiglieri del partito di minoranza Lista Civica Pizzoli, Roberto Pizzoli, Raffaele Crepaldi e Silvana Mantovani, sulla concessione al Partito della sede e la replica del segretario del Pd di Porto Tolle Massimino Zaninello secondo il quale “l’autorizzazione è trasparente”, continua il botta e risposta tra il consigliere Crepaldi e il segretario Dem Zaninello, questa volta sui social network.



“Vengono alla luce ulteriori elementi da verificare - scrive Crepaldi - ‘Già riferimento sindacale’ vuol dire che un sindacato utilizza/utilizzava la sede? Se una sede pubblica è aperta al pubblico per motivi sindacali avrà l’agibilità e le autorizzazione per farlo? Che sindacato è?”.




La replica del segretario Dem non convince il consigliere Crepaldi che, alle parole del primo per concedere la sede “a qualsiasi associazione ne faccia richiesta anche per quanto riguarda il richiamo all’informazione turistica”, sbotta: “Succede in altri comuni d’Italia che le associazioni si debbano riunire nella sede di un altro partito e che le informazioni turistiche del comune siano date ai turisti dagli iscritti al Pd nella sede del Pd? Invito tutti i cittadini a chiedere l’uso della sede del Pd di Scardovari”.



Pronta la risposta del segretario Dem Zaninello: “La sede non era utilizzata da circa cinque anni e nessuno ne aveva manifestato l'interesse, si è pensato di richiederla per recuperarla e adibirla oltre a sede del Pd come luogo di riunione aperta. La Cgil la utilizza come front office periferico, non vedo che differenza ci sia tra questa e le medesime concessioni di largo Europa a Ca' Tiepolo ai partiti locali”.



“Quante volte hai ospitato altre associazioni nella sede del Pd per fare riunioni aperte? - replica Crepaldi - E’ agibile per l’apertura al pubblico visto che essendo di proprietà comunale la responsabilità è del sindaco? E’ ora che nel 2017 i partiti che vogliono la sede se la trovino fuori dagli edifici pubblici e l’edificio venga utilizzato veramente per scopi sociali”.



Il servizio sulla Voce del 6 luglio
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