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Giovani, vera risorsa della biosfera

Il Forum nel Delta

Giovani, vera risorsa della biosfera. Oggi pimo giorno di workshop per 300 delegati da 96 Paesi, divisi in sei gruppi. a Veneto ed Emilia Romagna i laboratori di confronto.
E’ stato il primo giorno di vero e proprio workshop per i protagonisti del “Mab Youth Forum 2017”.



Nella giornata di oggi l’argomento di discussione è stato ovviamente improntato sui giovani e su come possano essere coinvolti nel modo più efficace nel programma Mab e nella vita delle Riserve di Biosfera.



I partecipanti sono affiancati da dei facilitatori, i quali hanno il compito di aiutarli nelle varie fasi dei workshop. Sei i macro-gruppi nei quali i quasi 300 delegati sono stati divisi, con mescolanza delle varie categorie tra di loro, studio e ricerca, vista sociale, impegno economico, in modo da poter determinare una analisi completa mettendo in luce i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce di ogni singolo progetto.



I gruppi si sono divisi tra i comuni di Argenta (al Centro Culturale Mercato), Codigoro (all’Oasi Canneviè), Comacchio (Manifattura dei Marinati), Ariano nel Polesine (Museo Archeologico di San Basilio), Padova (Orto Botanico) e Rosolina Mare (Centro Congressi). Poi alla sera tutti alla cena della “Festa del Riso” di Porto Tolle a villa Restelli, a Boccasette.



“Siamo in 300 giovani dai 18 ai 35 anni in rappresentanza delle 95 biosfere sparse per il mondo che sono riconosciute dal Mab Unesco - ribadisce Francesca, una delle giovani partecipanti al Forum - con un profilo professionale diverso, dai ricercatori agli operatori turistici, dai comunicatori ai semplici studenti”.



Il tema centrale è chiaramente lo sviluppo sostenibile e come svilupparlo in queste terre tramite il coinvolgimento dei giovani, che non devono scappare, ma continuare a rimanere qui e cercare di valorizzare questa zona” sottolinea Francesca.



Gaia racconta come secondo lei i giovani siano fondamentali per creare nuovi posti di lavoro, nuove attività, che diano una spinta maggiore al Delta del Po. “In questo primo workshop diviso tra il territorio veneto e quello emiliano abbiamo iniziato con l’analisi dei punti di forza e punti di debolezza del territorio”, spiega Gaia.



Mentre Fabrizio aggiunge: “Ognuno ha portato l’esperienza della Biosfera del suo Pese d’origine nel gruppo, spiegando la sua opinione, visto che ci sono ragazze e ragazzi che arrivo dall’Africa, dall’Asia e dal Sud America con realtà diverse dalla nostra, ma per certi versi anche simili”.



Chiara sottolinea come a seconda delle conoscenze di ogni partecipante si cerchi di dare un contributo importante. “Nel mio caso mi occupo di qualità delle acque e di quanto questa può influire nella nostra biosfera - precisa Chiara - importante è capire come si possa riuscire a mantenere un buono stato delle acque e del territorio del Delta del Po, cercando di sviluppare in modo positivo la correlazione che avviene tra uomo ed il territorio che lo circonda, in maniera tale da creare un giusto sviluppo sostenibile, che venga mantenuto per le generazioni future”.



A conclusione parla Francesco, uno dei facilitatori del Forum. “Il mio compito è quello di rendere più semplice la comunicazione tra le parti - le sue parole - mettere in accordo i diversi componenti di un determinato territorio per dare modo a loro di poter cooperare nella maniera migliore possibile”. “Spesso questo insieme di persone viaggiano su binari paralleli, senza interagire uno con l’altro, come magari scienza e politica - conclude Francesco - il nostro scopo è proprio quello di farli ragionare e creare qualcosa assieme parlando lo stesso linguaggio”.



Il servizio sulla Voce del 20 settembre
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