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Malocchio e stalking per una questione di confini

Porto Tolle

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Sarà processata per atti persecutori una donna albanese residente a Porto Tolle che per più di un anno avrebbe minacciato e insultato una coppia di vicini.
Per risolvere una bega tra confinanti a Porto Tolle era disposta a tutto: stalking, minacce, sputi e addirittura il malocchio. Gesti di cui una donna originaria dell'Albania dovrà rispondere di fronte al giudice del Tribunale di Rovigo, visto che stamattina (18 ottobre) il gip ne ha deciso il rinvio a giudizio.



L'accusa è quella di atti persecutori visto che la donna, secondo la ricostruzione dell'accusa, aveva cercato di intimidire in tutti i modi una coppia di anziani che abitavano accanto a lei. In più di un'occasione sarebbe stata vista con il metro in mano, intenta a misurare le proprietà che avevano creato uno stato di tensione tra lei e i vicini.



Poi, però, questa pressione sarebbe diventato un vero e proprio incubo, durato più di un anno, da ottobre del 2015 a novembre del 2016. In questo arco di tempo la donna avrebbe minacciato i coniugi e tentato di lanciare maledizioni attraverso riti legati alla magia nera. In particolare avrebbe sparso del sale fuori dalla porta dell'edificio in cui lavora la figlia.



Una situazione davvero insostenibile per la coppia, che alla fine ha deciso di denunciarla, costituendosi parte civile nel processo per atti persecutori, la cui prima udienza sarà a marzo del 2018.




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