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Maxi evasione dell'Iva: sequestrate case e conti correnti ad un imprenditore

Guardia di Finanza

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Un imprenditore di Corbola non ha versato l'Iva del 2015 per quasi 800mila euro. Sequestrate dalle Fiamme gialle due case a Cavarzere e sette conti correnti.
Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rovigo, coordinato dal sostituto procuratore Andrea Girlando, ha portato a termine una complessa indagine mirata a ricostruzione la consistenza del patrimonio di un uomo di origine torinese, ma residente a Corbola, indagato per "omesso versamento Iva".



Secondo le indagini, partite da una segnalazione dell'Agenzia delle Entrate, l'interessato non avrebbe provveduto al versamento dell’Iva per l’anno 2015, per un importo di 729mila 926 euro.



L'imprenditore, legale rappresentante di una società che opera nel settore delle fabbricazioni di strutture metalliche e che ha fissato la propria sede presso lo studio di un commercialista nel centro storico di Rovigo, è indagato, e a suo carico sono in corso ulteriori indagini (anche di natura tributaria), finalizzati a verificare l’origine dei flussi finanziari attraverso i quali ha messo insieme, nel corso del tempo, un rilevante volume di affari ed un consistente patrimonio.




In base a questi elementi, e del consistente debito tributario il Tribunale di Rovigo ha emesso un decreto di sequestro di beni mobili, somme di denaro depositate presso istituti finanziari, e beni immobili fino al raggiungimento della cifra dovuta, vale a dire 729.926 euro.



Le fiamme gialle hanno dunque proceduto al sequestro di due immobili ad uso abitativo (di cui una composta da 7 vani e pari a 162 metri quadrati) nel Comune di Cavarzere, per un valore di 177.500 euro, nonché i fondi depositati sui conti di sette filiali rodigine di istituti di credito locali e nazionali.
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