Morì in Romea in un tragico schianto, ma la perizia scagiona il camperista

La tragedia, nell'estate del 2014, sconvolse Porto Tolle e tutto il Delta.



Era il 16 luglio. Federico Laurenti, 27enne di Porto Tolle, perse la vita scontrandosi contro un camper mentre si trovava alla guida della propria moto lungo la Romea. La Yamaha R1 1000 guidata dal ragazzo si schiantò contro un camper intento a svoltare asinistra. L’impatto fu tremendo, come testimoniano le foto dell'epoca.



Oggi, ad oltre tre anni di distanza,sono arrivati i risultati della perizia richiesta dal giudice del Tribunale di Ferrara dove è in corso il processo a carico dell'autista del camper.



E la perizia non farà che riaprire una ferita che non si è mai chiusa.



Per il tecnico nominato dal giudice, infatti, il centauro stava correndo troppo e superando la colonna di auto sulla destra. E dunque è in buona parte sua la responsabilità dell'incidente. Un esito completamente diverso da quello della perizia disposta dalla Procura di Ferrara.




Come riporta estense.com, il perito del giudice, l’ingegner Silvano Simoncini, è riuscito a ricostruire l’incidente avvalendosi – a differenza dei consulenti delle parti – di quanto emerso finora nel processo, in particolare delle testimonianze di altri automobilisti e del personale della Polstrada.



In sostanza, secondo il perito, le cause determinanti dello scontro furono l’eccessiva velocità tenuta da Laurenti (circa 82-85 km/h anziché i 70 che avrebbe dovuto tenere su quella strada o i 40-45 consigliati dal contesto) e, soprattutto, il fatto che stesse superando a destra la colonna di automobili, impedendo all'autista del camper di vederlo mentre effettuava la svolta a sinistra dopo - dice il perito - avere azionato le frecce.



Il 24 novembre il perito verrà ascoltato in udienza.