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Caccia ai residui bellici in cantiere

Porto Tolle

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Il vicesindaco Mancin spiega la causa delle trivelle in via Novembre 66. A Ca’ Tiepolo verrà costruito un centro socio-sanitario. Oltre mille fori per individuare bombe.
A Cà Tiepolo, davanti al cantiere dell’asilo nido, i cui lavori sono di prossima ultimazione, sono iniziati i lavori propedeutici e di indagine, per il nuovo cantiere che prevede la realizzazione della nuovo Centro Polifunzionale Socio sanitario.




Infatti, dopo la stipula del contratto d’appalto del 9 ottobre che prevede anche l’inizio della progettazione esecutiva a cura dell’appaltatore, sono iniziate le attività di bonifica bellica di profondità tramite trivellazione, sul terreno di circa un ettaro interessato alla costruzione del nuovo edificio.




Di fatto molti cittadini si intrattengono lungo via Novembre 66 a guardare la trivella che da qualche giorno sta perforando, sono oltre 1000 fori, il terreno per inserire l’apposita sonda per la ricerca di eventuali residui bellici.




“Questo controllo è necessario - commenta il vicesindaco Mirco Mancin - perché dalle ricerche storiche si è riscontrato che la zona di Porto Tolle, ed in particolare Cà Tiepolo, nel periodo tra il 1943 e il 1945 è stata oggetto di una sessantina di azioni aeree di bombardamento e di mitragliamento”.



Il servizio completo sulla Voce di Rovigo di domani 30 ottobre
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