Anziano cacciatore trovato morto in casa

Aveva preso in affitto una casa per dedicarsi alla sua passione: la caccia. Ma il pensionato non avrebbe mai immaginato di trovare la morte nel casolare di Ca’ Lattis che aveva scelto per la stagione venatoria.



A intuire che forse gli era successo qualcosa sono stati gli amici dell’anziano, originario della Bassa Padovana, preoccupati perché l’uomo non rispondeva al cellulare. A mano a mano che le ore passavano e il telefono continuava a squillare a vuoto, la loro preoccupazione cresceva, fino a quando hanno deciso di avvertire le forze dell’ordine, temendo che il loro compagno di caccia avesse avuto un malore.



A quel punto si sono attivati gli agenti del commissariato di Porto Tolle, che hanno raggiunto l’abitazione dell’anziano insieme ai vigili del fuoco, verso le 12.30. Visto che ogni tentativo si rintracciarlo al telefono e al campanello di casa era vano, i pompieri hanno usato le maniere forti, forzando la porta d’ingresso dell’abitazione. E una volta entrati in casa, vigili del fuoco e poliziotti si sono resi conto che i sospetti degli amici dell’anziano erano fondati.



Il corpo del pensionato era ormai senza vita, tanto da rendere inutile qualsiasi tentativo di rianimarlo. A quel punto è stato constatato il decesso dell’uomo, il cui cadavere non presenta segni di violenza. Tutto farebbe pensare, quindi, a una morte naturale, avvenuta in uno dei posti che il pensionato amava di più.



Fino a qualche anno fa faceva il cacciatore “pendolare” spostandosi tra la Bassa Padovana e il Delta. Ma negli ultimi tempi, vista l’età, aveva preferito prendere in affitto una casetta, da inizio settembre a fine novembre, per dedicarsi alla sua passione.